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Ristorante San Domenico – Chef Max Mascia – Imola (BO)

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Altissimi standard a partire dalle origini di questo grande ristorante che vanta due stelle Michelin. Uno spazio per la felicità, costituito da un lavoro complesso fatto di tanti elementi: la cura ai dettagli, il rispetto della tradizione ma con la volontà di crescere ogni giorno, un’impeccabile accoglienza, la scelta di materie prime selezionate e una squadra di fidati e professionali collaboratori.
Una cena “al Sando” fa tornare alle origini del genuino vero, associando l’inventiva appassionata a materie prime di altissima qualità si ottiene un’esperienza indimenticabile, in cui è davvero impossibile non divertirsi ed uscirne soddisfatti. San Domenico, capitanata dallo Chef Massimiliano Mascia, presenta una cucina classica ma capace di reinventarsi mantenendo i più alti standard, e una delle cantine più fornite e ricche che conosciamo, gestita alla perfezione dall’head sommelier Francesco Cioria.

San Domenico è uno di quei luoghi dove torniamo sempre con grande gioia ed entusiasmo, questa la nostra ultima esperienza!

 

Archivio storico reportage:

-> Reportage del 13 gennaio 2011
-> Meeting del 22 settembre 2012

-> Meeting del 17 luglio 2013

-> Meeting del 2 ottobre 2017

La squadra

Patron: Natale e Valentino Marcattili, Massimiliano Mascia

Lo staff di cucina:

Chef: Massimiliano Mascia
Sous chef: Stefano Ghironi
Pasticciere: Giovanni Mattina
In cucina: Samuele Mazzocchetti, Filippo Berti, Davide Cavina, Antonio Patella, Andrea Serafini, Nicola d’ Andria, Giorgia Broglia

Lo staff di sala:

Maitre: Giacomo Marcattili
Sommelier: Francesco Cioria
Chef de rang: Simone Saviotti, Francesco Zeba, Chiara Paolini, Donato Caggiano

Il benvenuto..

Al tavolo Trento Doc riserva Lunelli 2009 “50 anni San Domenico”Ferrari

Giallo carico con tenui riflessi dorati, dal perlage finissimo e persistente. Al naso è fruttato, ricco, dai profumi complessi e dalla struttura ampia ed avvolgente. Al palato poi è in perfetto equilibrio con note di lievito tostato e spezie. Armonico e ricco, chiude con un finale di grande intensità e persistenza.

Vediamo nel dettaglio gli entrè: cozza di Oristano con crema di prezzemolo e nocciole tostate.

Carota alla brace con crema di carota al wasabi e polvere di alloro.

Tacos all’italiana.

Mousse di mortadella e biscotto al parmigiano.

Mini toast.

Oliva farcita.

Tortellini fritti.

Crema di asparagi.

Un arcobaleno variegato di sensazioni che conquistano per la loro originalità: insalata di ovuli e porcini ristretto al carpano classico e tartufo nero.

Melanzana grigliata, purea di arachidi e brodo di cipolla di Medicina.

Un vastissimo assortimento di pane. Tipologie: grissini all’ olio di Brisighella, panini integrali, ricciole di Imola, pane al burro, pane casereccio al lievito madre, pane di segale e noci.

Degustiamo Sauternes 1er Cru 1999Château La Tour Blanche

Alla vista ha una tonalità dorata ambrata. Il bouquet olfattivo è intenso, caratterizzato da aromi floreali e fruttati, tra cui note di pesca, arancia e albicocca. Al palato risulta corposo e pieno, fresco, con un retrogusto olfattivo da cui emergono note di burro e vaniglia.

E un calice di Beaujolais Villages 2016Jules Desjourneys.

Note di pasticceria pralinata, con un finale di limone candito e ananas. Un vino dal corpo denso, pieno e succoso. 

Scampo e caviale con punte di asparagi.

Petto e coscia di quaglia glassati alla Saba di sangiovese con salsa al tartufo nero e chips di patata viola.

In abbinamento con la prossima portata un calice di Barrosu Rosato – Giovanni Montisci.

Un vino rosso di medio corpo e di grande espressione ottenuto da uve rosse locali in purezza che affina per circa 8 mesi in barrique.

Astice e fegato d’ oca con spinaci al sesamo.

Veniamo ora ammaliati dalla tecnica di apertura del vino con pinza: viene riscaldata su fiamma viva, una volta impugnata ed apposta con cautela nella sezione del vetro che deve essere tagliata, la particolare forma della pinza permetterà di avvolgere perfettamente l’area bersaglio, fondendo letteralmente il vetro dall’esterno verso l’interno e rendendolo così fragile. A questo punto basta un solo gesto deciso per rimuovere la parte superiore della bottiglia con il tappo.

Arriva lo Chef al tavolo a spiegarci la prossima portata…

Risotto al pomodoro con riduzione di bisque e crudo di mazzancolle al limone bruciato.

Ed ora la fase di decantazione

Arrivano gli spaghetti di gragnano con crema di piselli e battuto scampi al lime.

Ora un calice di Rouge ‘Métis’ – Domaine Labet.

Si presenta con un colore tipicamente rubino. I profumi sono caratterizzai da un profilo di note rinfrescanti, da cui emergono dapprima sentori di frutta, e poi sensazioni che riportano alle erbe aromatiche e a tocchi lievemente speziati. Il palato è concorde con il naso, di medio corpo, con un sorso raffinato e fine, che circonda il palato con un gusto fresco.

Trancio di rombo al tegame con asparagi e vongole veraci.

Spezziamo con una albicocca Reale di Imola rinfrescante e piccola pasticceria:

  • tartelletta al limone con meringa dorata
  • cremino al caffè
  • sbrisolona con cremoso alla mandorla

Perchè no, un cocktail o un amaro di fine pasto!

  • Nocino e Lapsang: cognac nocino, amaretto di Saronno, succo di limone e the nero lapsang souchong;
  • Rosolio: Rosolio, Vodka Belvedere, succo di pompelmo, te bianco e idromele.

Il primo dessert: barretta di arachidi e pistacchio con salsa ai frutti di bosco.

A seguire mousse all’ albicocca, idromiele all’anice e cremoso tapioca e aneto.

Infine gelato di crema con salsa di fragole.

Un immenso grazie e…a presto!

Ristorante San Domenico
Via Gaspare Sacchi, 1 – 40026 Imola (BO)
Tel. 0542.29000
Fax 0542 39000
Chiuso domenica sera e lunedì; in Giugno, Luglio e Agosto anche sabato e domenica a mezzogiorno
E-mail: sandomenico@sandomenico.it
Sito internet: www.sandomenico.it

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Carico Milano – Patron Dom Carella, Chef Leonardo D’Ingeo – Milano

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Dalla recente apertura, questa è la nostra terza visita e vi diciamo che non vediamo già l’ora che arrivi una quarta. Carico è uno di quei locali che davvero mancava a Milano, unico nel suo genere, un contenitore di idee sempre pronto ad esplodere, un cocktail bistrot sperimentale che fonde perfettamente la ricerca e le contaminazioni tra food e drink. Dietro a questo splendido progetto ci sono Domenico Carella e Lorenzo Ferraboschi, due voci complementari che vogliono spazzare via quelle che sono ritenute idee ed etichette rigide per dar vita a intuizioni creative ed innovative, date da passione inventiva e da esperienze in ambito internazionale. Insomma, un locale che “rompe le barriere del suono” e già ha creato una sua playlist di melodie uniche e mai sentite prima.

La squadra

Patron: Domenico Carella e Lorenzo Ferraboschi

Lo staff di cucina:

Chef: Leonardo D’Ingeo

Lo staff di sala:

Barman: Domenico Carella e Federico Turina

Il locale e i suoi dettagli…

Federico ci accoglie dietro al bancone già al lavoro!

Iniziamo con i sottaceti fermentati.

Un piccolo laboratorio…!

Uno sguardo al pass

Giardiniera in acqua all’ibisco coloratissima!

Alcuni dettagli

Cozza in salsa chimichurri.

Passiamo al cocktail signature CAPSICUM FUNKY, a base di: Casamigos blanco Tequila, cioccolato bianco, jalapeno, Calabro liquore clementine, Magic citrus.

In abbinamento con agretti fermentati e sumac.

Il freezer dei cubi di ghiaccio…

Hortum galaxy: Campari bitter, rabarbaro, fragola, barbabietola, pompelmo rosa, Estrella Galicia.

In abbinamento con foglia di ortica bruciata e creme fraiche.

Degustiamo ora un calice di Sake Tohoku meijo – Hatsumago Densho.

Si presenta con un gusto ricco, dovuto al metodo tradizionale di produzione Kimoto. Ottimo fresco per la sua eleganza, mantiene il suo fascino anche caldo, con un aroma che acquista delicatezza. Profumo piacevole, gusto rotondo.

In abbinamento con ostrica condita.

Daiquiri: Rum Veritas, lime, zucchero.

Passiamo al Rosso di Mazara, acqua di pomodoro, senape, cipolla fermentata.

In abbinamento con Trento DOC “Maximum” Blanc de Blancs – Ferrari.

Al calice giallo paglierino intenso, dal perlage fine e persistente. Al naso si esprime con una nota di frutta matura, sentori di crosta di pane, nocciola e un variegato bouquet floreale. Morbido, elegante e armonioso, intense note fruttate tipiche dello chardonnay cui si accostano fragranze di lievito.

Carpaccio di branzino, avocado acerbo, olio affumicato alla buccia di avocado.

Pink fermento: Tepache di anguria, Bulleit Bourbon, lime, origano.

Variamo la tavolozza di colori con un Marsala Vergine Secco DOC “Vintage” 2004 – Heritage, Francesco Intorcia

Che dire, un vino giallo dorato nobile e cristallino al calice, con eleganti riflessi tendenti all’ambra. Profondo e intenso al naso, lascia percepire note vanigliate e di spezie dolci arricchite da ricordi di mandorle tostate, arachidi, caffè, fichi secchi e cacao. Il palato è pieno e corposo, coerente con l’olfatto, avvolgente e di ottima lunghezza.

In abbinamento con tartare di wagyu, concentrato di albicocca, mandorla.

Cavolfiore arrosto, ristretto vegetale.

Quinoa, burro, parmigiano, ravanello fermentato, polvere di origano.

A seguire scampo, bieta, Talisker skye, emulsione di scampo.

Petto d’anatra , fondo bruno, mostarda amara di lime.

In perfetto abbinamento con: EDO GENSHU, junmai (sake senza alcol aggiunto), ricetta proveniente dal periodo Edo (1600), sentori di caramello, melassa, cioccolato, amaretto.

Gibson: Tanqueray Ten Gin, Vermouth Mancino secco, cipollina in acqua di shiso rosso.

In abbinamento con melanzana, ristretto vegetale, cucunci, erba cipollina.

Passiamo alla delicata spuma di yuzu, melone fermentato, pepe nero, togarashi.

Mela pink lady in osmosi di grappa, shiso rosso, latte di cocco.

Panna cotta al pepe di timut, macedonia al Campari, semi di sesamo nero pralinati.

Terminiamo questo incredibile viaggio con Our Mary: vodka, pomodoro camone, datterino giallo, ciliegino rosso, limone, spezie.

Grazie mille ragazzi, a presto!

 

Cucina

La cucina del talentuoso Chef Leonardo D’Ingeo racconta di una ricerca e costante attenzione alla materia prima e allo studio di numerosissimi piatti equilibrati, espressi in diverse forme e consistenze. Bocconi di ogni genere, dai classici ai più sperimentali ideati per essere accompagnati dalla vasta proposta di cocktail. Per gli amanti dei menù a sorpresa sono disponibili due Tasting Experiences in porzione compact: la Casual con 5 portate e 5 drink in abbinamento oppure la Urban con 3 portate e 3 drink in abbinamento.

Servizio e accoglienza

Non appena si varca la soglia si percepiscono energia e dinamicità, elementi caratterizzanti su cui si basa Carico. Un luogo vorace e divertente, pensato per chi desidera sperimentare e scoprire. I ragazzi vi accompagneranno nel viaggio di degustazione con sorrisi e una tensione elettrostatica coinvolgente. La socialità è padrona grazie ai grandi tavoli, perfetti per stare in compagnia in un’atmosfera informale.

Conclusioni

Carico nasce da Casual Risto Cocktail, unisce infatti una grande vocazione per la mixology e una costante ricerca in cucina, all’insegna di freschezza, stagionalità e gusto. Un intento ambizioso che consigliamo di provare per sperimentare le tecniche di trasformazione delle materie prime proposte, in continuo cambiamento nel loro percorso di perfezionamento.

 

CARICO 

Via Savona 1, 20122 Milano

Tel.: 345 9431361

Email: ciao@carico.io

Sito web: www.carico.io

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La Darbia hotel e ristorante – Lago D’Orta – Orta San Giulio (NO) – Chef Matteo Monfrinotti

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La Darbia sorge in un borgo di pace e quiete che si affaccia sullo splendido Lago d’Orta, inserito in un vecchio casolare ristrutturato. Lo charme delle sue camere incastonate nel verde sono circondate da piante secolari, giardini, piscina con solarium ed un vigneto terrazzato a Nebbiolo.

In cucina tutto ruota intorno ai prodotti che appartengono ad una regione, il Piemonte, che ha fatto del cibo la sua bandiera e che non ci stanchiamo mai di raccontare attraverso le sue eccellenze e le sue radici. Il ristorante accoglie gli ospiti con una moderna cucina a vista, guidata dallo Chef Matteo Monfrinotti. La sala, capitanata da Mattia Trentani che con gran mestiere fa sentire tutti coccolati, si affaccia sul grande giardino che nel periodo estivo ospita i tavoli del ristorante, da cui si può godere di un emozionante panorama sul lago e sul Monte Rosa.

Un luogo magico che incanta per la sua eleganza non opulenta, lontana dal concetto di turismo di massa, ideale per un soggiorno immerso in un eden paradisiaco.

 

La squadra

Staff di cucina:

Chef: Matteo Monfrinotti
Sous chef: Francesco Ielo
Chef di partita: Daniele Lombardo
Pastry Chef: Serena Ragazzini

Staff di sala:

Maitre e Sommelier: Mattia Trentani
Chef de rang: Michele Valkiv
Commis: Giorgio Leonardi
Barman: Jacopo Cogo

L’arco d’ingresso che introduce al vialetto ornato dalle aiuole dell’orto.

Il bellissimo orto del ristorante!

Il bar immerso nel verde…

La casa delle zucche.

La struttura, inserita in un vecchio casolare ristrutturato, si affaccia su un grande giardino, da cui si può godere di un meraviglioso panorama sul Lago d’Orta e sul Monte Rosa.

La nostra camera!

Visita in cantina… spazio che accoglie degustazioni riservate agli ospiti.

Offre un’ampia selezione delle eccellenze vinicole italiane, e alcune di produzione propria: come il Metodo Classico Brut Rosé di qualità dai filari di uve Nebbiolo coltivate sul declivio davanti alle residenze.

Potrete trovare alcuni salumi lasciati a stagionare

Qui vengono anche preparati i cesti delle colazioni, consegnati direttamente nelle camere delgi ospiti del residence.

Ci accomodiamo per un aperitivo davanti a una vista molto suggestiva

Cocktaaaaaail!

Iniziamo con un Negroni e Basil Fizz.

In accompagnamento abbiamo insalatina di fagioli e nervetti, pappa al pomodoro ed un assaggio di giardiniera.

Ci spostiamo al ristorante, che d’estate fa accomodare gli ospiti in questa splendida terrazza all’aperto che sovrasta la vista sul lago d’Orta.

Sotto la pergolata potete trovare il tavolo conviviale esterno.

La finestra sulla cucina e il “carretto dei formaggi“.

Lo chef Matteo Monfrinotti è all’opera in cucina…

Lo disturbiamo per un saluto!

La sala interna del ristorante è caratterizzata da un’ambiente curato e rilassante, con un magnifico soffitto in legno con le travi a vista e da elementi naturali illuminati da un’intera parete laterale a vetrate.

Iniziamo con un amouse-bouche: bon bon di carbonara. Che bontà!

Iniziamo degustando Franciacorta Satèn D.O.C.G. – Cantine Abrami

Dal colore giallo paglierino con perlage fine e persistente che dona un riflesso dorato. Ha un profumo che rievoca la crosta del pane con note tostate, al palato si presenta gentile, quasi cremoso, ricorda la frutta matura.

Pane appena sfornato al lievito madre e burro montato.

Assaggiamo ora la mousse di pane, burro, polvere di acciughe e fichi.

Per il prossimo abbinamento Bourgogne Aligoté 2015 – Domaine Ballot Millot

Giallo paglierino dal naso intrigante e fresco, con sentori floreali, di frutta a polpa bianca e di agrumi, a cui segue una piacevole nota minerale. Il palato è dotato di buon equilibrio e lunghezza gustativa, offrendo un sorso rinfrescante e sapido.

Piattooo!!

Carpaccio di ricciola crudo con polvere di olive, salsa al basilico e al pomodoro versata al tavolo.

Fassona Piemontese “La Granda” battuta al coltello, porro, parmigiano, prezzemolo

Passiamo adesso al cannolo di missoltino e cipolla caramellata.

Lavarello, nero di seppia, trippa di baccalà e brodo di mela verde versato al tavolo.

Degustiamo Vino Bianco – Campogrande

Alla vista si presenta con un colore giallo paglierino, con qualche riflesso dorato. Il naso è ampio e riflessivo, fresco, caratterizzato da sentori minerali e mediterranei, con qualche leggeri ricordi agrumati. Al palato è delicato e gustoso, con un retrogusto minerale ed una buona persistenza.

In abbinamento gli splendidi spaghetti “Pastai Sanniti”, caciucco di lago, gamberi di fiume, luppolo selvatico.

Arte nel piatto con questo risotto alle ortiche con salsa alla cacciatora, animella e polvere di ortiche.

Per il prossimo abbinamento: Langhe Rosso DOC “Arte” – Domenico Clerico

Colpisce subito all’occhio per l’intensità: rosso rubino carico, con riflessi violacei. Si apre con un bouquet di ciliegie nere e frutti rossi maturi, seguono sentori di tabacco, cioccolato e spezie. Palato coerente con l’olfatto, di ottima struttura, tannico e di buona persistenza. Finale balsamico molto gradevole.

Assaggiamo ora i tajarin 40 tuorli con ragù di coniglio.

Gnocchi ripieni di robiola di Roccaverano con crema di barbabietola e frattaglie.

In abbinamento con i secondi degustiamo Curtefranca DOC Cùdula Rosso 2015 – Colline della Stella di Andrea Arici

Al naso esprime ricordi di frutta rossa come ciliegie e more con bei sentori di spezie dolci. Al palato è morbido e suadente, supportato da una struttura importante e tannini vivi e morbidi.

Profumatissimo pollo ruspante con salsa al foie gras e ciliegie.

Viriamo verso il mare con una finanziera con le cozze, spuma di biete e tartufo nero.

Passiamo ai dessert con un meraviglioso cioccolato bianco, fichi, nocciole di Romagnano al burro.

La Ciliegia: Ciliegie nostrane, timo, latte fresco di cascina, erba limoncina.

In abbinamento: Terra Granat – Domaine des Demoiselles

Un bellissimo equilibrio tra dolcezza e potenza, questo vino ricco, con un palato elegante, è sublimato da note di fichi e ciliegie, arricchite da un accenno di frutta candita.

Caffè Moka Stresa, torrefazione artigianale e piccola pasticceria finale:

  • Tartelletta bergamotto e caramello
  • Bon bon pesca, cioccolato e nocciole
  • Nocciole di Romagnano sabbiate
  • Bacio di dama della tradizione

Il cesto della colazione!

Pane casereccio Panificio Sappa, burro nostrano Azienda Agricola Baragiooj, latte fresco Az. Agricola Agrifoglio, croissant artigianali, yogurt naturali Az. Agricola Agrifoglio, uova nostrane di cascina, prosciutto crudo della Valle, Vigezzo, salame nostrano, frutta fresca, marmellata di mele e agrumi di nostra produzione, toma del Mottarone.

Un GRANDE GRAZIE e…a presto!

Cucina

La cucina dello chef Matteo Monfrinotti è basata sulle eccellenze tipiche del territorio Piemontese, che interpreta con eleganza attraverso il suo talento creativo a partire dai piacevoli aperitivi nell’orto, alla degustazione di vini, salumi e formaggi, fino alla cucina con forno a legna e tanto altro ancora.

Servizio ed Accoglienza

Alla Darbia vi attende un team che pensa continuamente a come rendere più piacevole e unico il soggiorno dei propri ospiti. Dall’accoglienza, al servizio del ristorante a quello in camera: professionali, puntuali e sempre disponibili.

Conclusioni

La Cucina della Darbia, incastonata in una location d’eccezione, rappresenta una realtà gastronomica Piemontese d’eccellenza, con una cucina elegante di grande interesse servita in un ambiente appagante.

La Darbia è il luogo dei veri sapori di un tempo in cui la frenesia della vita quotidiana scema per dar spazio alla quiete e alla semplicità della concretezza.

 

La Darbia hotel e ristorante

Via per Miasino – Orta San Giulio (NO)

Telefono: +39 389 3113813
E-mail:info@ladarbia.com
https://www.ladarbia.com/

Il locale chiude il mercoledì, apre solo per cena, il sabato e la domenica anche a pranzo.
La prenotazione è consigliata.

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Grand Hotel Royal e Golf e ristorante Petit Royal – Coumayeur (AO) – GM VeronicaRevel Chion, Chef Paolo Griffa

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Nonostante un anno di pausa e di riflessione per molti, il GH Royal e Golf di Courmayeur ha persistito, investito e creduto, soprattutto nel ristorante Petit Royal, punta di diamante di tutta la struttura, affiancato dal bistrot collocato in una rinnovata terrazza con vista sul Dente del Gigante, parte del massiccio del Monte Bianco. Piatti dal respiro globale, con grande attenzione al lato green, suggestivi e creativi. Il consiglio è quello di affidarvi alle mani dello Chef e del suo team, per un percorso gastronomico sensoriale dalla forte personalità.

Tra i tanti servizi per gli ospiti segnaliamo la Royal Private Spa dedicata ai trattamenti di coppia con jacuzzi, sauna e bagno turco, lettini per massaggi di coppia e angolo ristoro con tisaneria, frutta fresca e delizie di pasticceria. La Royal Driving Experience pista di KART dove è possibile rilevare i migliori tempi di ogni driver grazie ad un transponder installato presso la linea del traguardo.
Le attività si svolgono sia nel periodo estivo con pista su asfalto, che su pista ghiacciata in inverno con icekart.

 

Archivio storico reportage:

-> Reportage del 27 Luglio 2015 (l’articolo fa riferimento alla chef precedente)

-> Reportage del 14 Maggio 2019

La squadra

Lo staff dell’hotel

General manager: Veronica Revel Chion
F&B/Bar manager: Paolo Griffa
Capo ricevimento: Michel Arena
Chef Concierge: Chiara Labianca
SPA manager: Graziella Persico
Room division manager/Housekeeping: Maria Martorello

Lo staff di cucina

Chef: Paolo Griffa
Sous chef: Nicolò Talpo
Pasticceria: Titti Traina

Lo staff di sala

Maître: Vadim Vasilevschi
Sommelier: Alessandro Mantovani
Chef de rang: Federica Tommasini

Uno sguardo alla nostra camera

Il benvenuto dell’hotel.

La splendida vista dal terrazzino.

La reception.

Il Royal Lounge Bar.

Il suggestivo spazio all’aperto.

Ci facciamo deliziare con degli stuzzichini: gambero al vapore con maionese al rafano, tartare di cervo con carpaccio di funghi porcini, mini hamburger royal con fontina e fassona rustico di polenta, salsiccia mascarpone e porro, tartare di ombrina, crocchetta di baccalà mantecato, trota marinata al gin ed erbe di montagna. In abbinamento ai Cocktail:

– a sinistra: Milano Torino, vermut rosso riserva rubino Martini, Bitter Campari;

– a destra: Vodka Sour senza zucchero aggiunto, Vodka Lyva, albume e succo di limone.

Ci spostiamo al Ristorante Petit Royal.

Il nostro tavolo e mise en place.

Le ampie vetrate alle nostre spalle, su tutta parete, permettono di apprezzare l’esterno, con la piscina e l’imponente montagna.

In arrivo un originale aperitivo analcolico…

Kombucha aromatizzata al rosmarino con sferificazioni al bergamotto.

Carta delle acque e degli aperitivi.

Dalla ricca proposta abbiamo optato per l’acqua minerale Saint-Géron Badoit.

La creatività parte dalla struttura del menù!

In abbinamento con gli appetizer un calice di Champagne Delamotte Blanc De Blancs.

Al naso è immediatamente segnato da una grande freschezza che porta con sé un’importante e diffusa anima minerale, seguita da note floreali e agrumate, infine una tenue fruttosità. L’assaggio vede la mineralità protagonista, coerente con il naso mantiene le altre componenti arricchendo il sorso, con un finale fresco e soprattutto una sapidità persistente.

In arrivo gli appetizer!
Vediamoli nel dettaglio:

Campari e rimo limone.

Cono di falafel e chip di carota.

Cono croccante alla barbabietola con stracchino di capra e polvere di olive nere.

Tartelletta di foie gras, composta di albicocche e ruhm e carote multicolori.

Oliva di maiale e glassa di olive verdi.

Foglia, cerfoglio, levistico e basilico.

Seconda tornata di appetizer!

Mini toast fritto con anguilla affumicata.

Churro speziato al pomodoro e mole.

Cromeschin tipico valdostano con lumaca di Gignod.

Pane fatto in casa con lievito madre, farina integrale e mix di semi. In abbinamento burro di montagna di due malghe, una varietà più cremosa ed una più salata.

Degustiamo un calice di Valle d’Aosta Chardonnay élevé en fût de chêne DOC 2018 – Anselmet

Giallo dorato alla vista, dai riflessi luminosi. Al naso offre un bouquet ampio e unico, con sentori di spezie dolci, vaniglia, albicocca, frutta esotica e miele di acacia, caratterizzato da eleganti note minerali e leggermente fumé. Al palato si mostra strutturato, avvolgente e caldo, di grande eleganza e ricchezza gustativa, sostenuto da una vibrante acidità che ravviva e rende il piacevole sorso lungo.

In abbinamento un richiamo ai territori cardine che circondano la location. Skyline del Montebianco: insalata di erbe e fiori eduli dalle nostre vallate.

Completato con semi di papavero

Cheesecake sotto-sopra (contenuta all’interno del coperchio): verdure sotto sale e sotto aceto su una base di caprino alle erbe e una spugna ai funghi con cui “fare la scarpetta”.

Tempura al riso di erbe, fiori e foglie di montagna con salsa ponzu allo yuzu.

Ceviche di trota salmonata di Morgex, pesche, finocchi e lavanda.

Il fiore rappresenta l’arte di Hokusai.

Un calice di Alsace Grand Cru Saering Riesling 2015 – Domaines Schlumberger

Giallo dorato brillante. Fine e di grande eleganza, colpisce subito per le note agrumate e di fiori binachi. Al palato si presenta con sentori puri e intensi, di fine struttura e di una elegante freschezza. Il finale è sottile e delicato sorprende con note fumé e minerali.

Assaggiamo anche Alto Adige Valle Venosta Sauvignon DOC 2013 – Falkenstein

Giallo paglierino brillante, con intensi profumi di sambuco, pompelmo e frutto della passione. Preciso e fresco al palato, strutturato, con una piacevole sapidità e una lunga persistenza aromatica.

In abbinamento dal menù arte Omaggio a yulia brodskaya Paper Art: verdure cotte in salsa Tajine, lassi al cumino e menta, accompagnamento cous cous alla cannella e limone.

Una carota che ha perso il cuore e conquistato l’anima: carota farcita di farinello, uvetta e pinoli, glassa di carota e frutto della passione; foglie di pane al cumino.

Degustiamo ora un calice di Alto Adige Pinot Nero Riserva DOC “Aegis” 2015 – Kollerhof

Rosso rubino di media carica. Al naso si rivela complesso e seducente, con aromi fruttati di ciliegia e frutti di bosco, tocchi speziati di cuoio e pepe. Al palato colpisce la freschezza che lo rende elegante e piacevole, i  tannini appaiono setosi e integrati.

In abbinamento Omaggio a Van Gogh impressionismo: raviolo di salmerino mantecato, pesto alle erbe, caviale calvisius, gel di aceto di riso nero, salsa di semi di girasole, olio allo zafferano. 

La Favò: ditalini di farro mantecati alla fontina, fave fresche, pane nero, olio di santoreggia e basilico.

Plin di faraona, fiori di salvia, grasso nobile e consommè chiarificato di faraona.

Adesso il monento della simpatica Chicken soup: vellutata di pollo, finferli, panna alla cipolla caramellata, perle di tapioca al finocchio e crostini di aglio nero.

Per il prossimo abbinamento ci affidiamo a Clos de L’Oratoire Des Papes Châteauneuf-Du-Pape 2014 – Stephane Ogier.

Rubino intenso, al naso sentori di note speziate e floreali, acacia, frutti rossi, note sottili di canfora, mentolo e una grande freschezza. Al palato emergono note dolci e delicate con tannini fini, una bella lunghezza e freschezza finali.

Quaglia ripiena alle erbe e della sua stessa coscia, insalata di patate di montagna, salsa al cavolo e creme fraiche, levistico fresco.

Trota con tappeto di mela verde, acetosella, fiordaliso, salsa olandese fredda.

Segue filetto di cervo grigliato alla resina di pino, ragout di funghi, leggera polenta, foglia di castagne e mirtilli.

Omaggio a Banksy Street Art: tourte di cinghiale, insalate ed erbe di stagione gastrique alla ciliegia.

Piccola selezione Valdostana di formaggi.

Le sorprese non finiscono qua! Granita all’acetosa di raccolta con sciroppo di pino, rosa canina e tarassaco.

In arrivo il cestino del picnic in Val Ferret!

Viene ricreata l’atmosfera del prêt-à-manger di campo con un bouquet di fiori al centro tavola insieme ad un bel cestino in vimini…

L’allestimento…

Fragoline di bosco, kefir alle fragoline.

Il Pinello: fermentato di pigne lievemente alcolico.

Chiffon cake ai fiori di sambuco e crema pasticcera alla vaniglia.

Gouffre al rhum.

Coli-brie: colibrì di cheese cake al Brie glassato in burro di cacao e miele di castagno, fiori eduli, spugna di olive e olio al timo limone.

E poi ancora: barretta-gaufre di cioccolato, nocciole e pasta di nocciole messa in azoto utilizzando una tecnica mutuata dal Tickets di Albert Adrià. Salame di cioccolato con rum e biscotti homemade, e mela al quadrato: la renetta valdostana viene svuotata, congelata e riempita con un sorbetto di mela.

Il momento di Opthymus Elixir, un amaro nato da una moderna formula a base di timo di montagna ed estratti di erbe lavorate e miscelate con attenzione, come la corteccia di china rossa, il rizoma di rabarbaro, le sommità fiorite dell’assenzio e le radici di angelica.

Un ultimo gioco goloso per concludere! Tris: ganache al frutto della passione, gelatina al lampone e rosa canina, croccante al cioccolato e feuillantine, madeleine alla fava di tonka, tartufino al caffè.

Selezione di oltre 20 erbe aromatiche raccolte durante l’estate ed essiccate, preparate a tavola mediante infusione con sistema HARIO.

Ed ecco la nostra tisana in infusione!

Chef Paolo viene a salutarci!

Un risveglio con colazione sul balcone della camera.

Selezione di formaggi Valdostani.

Uova e bacon fritto.

Mix di affettati

…e anche di panificati!

La sala delle colazioni.

La selezione di torte, presentate con l’elenco degli ingredienti.

Pranzo all’aperto!

Club sandwich con patatine fritte, triplo strato di pane in cassetta, petto di pollo, insalata, pomodoro, uovo, bacon e maionese.

Pizza bianca con fontina, cipolla rossa e funghi freschi.

Branzino scottato con verdure al vapore e citronette alla cipollina.

Insalata Mare con gamberi e polpo al vapore, zucchine, cipolla in agro e crostini di pane croccanti.

Gnocchi di patate gratinati alla Valdostana con fontina.

Sorbetto al limone.

Gelato alla crema, pistacchio e nocciola.

Semifreddo latte e miele.

Concludiamo con caffè e meringhe, frollini al cioccolato e crostatina di crema pasticcera e mirtilli freschi.

Adesso un po’ di relax in SPA!

Le emozioni non finiscono qua!

Entriamo a visitare la Club House.

Per una scarica di adrenalina consigliamo un giro sulla pista KART!

Un GRANDE GRAZIE e…a presto!

 

Cucina

Una cucina di fortissima personalità, precisione e tanto studio. Un percorso gastronomico che è piacevole e divertente, di forte impatto per la vista e il palato. La cucina autoriale di Paolo Griffa ha alle spalle un’esperienza che sembra non coincidere con la sua giovane età. Colpiscono i microscopici dettagli a cui fa attenzione, le sfumature aromatiche e una tecnica precisissima e minuziosa.

 Servizio ed Accoglienza

Il Grand Hotel Royal e Golf di Courmayeur è un albergo ricco di fascino e di storia che trasuda professionalità e la giusta classe che si convengono a un Grand Hotel. La squadra del Petit è giovane e ha tanta voglia di fare e far bene. I cocktail sono impeccabili, grande tecnica nel servizio del vino e degli infusi. Un’esperienza di altissimo livello a tutto tondo.

Conclusioni

Una location esclusiva in una posizione privilegiata di Courmayeur ai piedi del Monte Bianco che offre un soggiorno di classe, all’insegna del relax e raffinatezza. Professionalità e benessere i cardini della struttura a cinque stelle, che si esprimono egregiamente nella cucina che stupisce per l’eccellente talento in costante crescita.

 

Il Grand Hotel Royal e Golf

Via Roma 87, Courmayeur 11013 – Courmayeur(AO)

Telefono: +39 0165 831 611
Fax: +39 0165 842 093
E-mail: Info@hotelroyalegolf.com

Sito web: www.hotelroyalegolf.com

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951mo Meeting VG @ Le Due Colombe al Borgo Antico – Borgognato (BS) – Chef Stefano Cerveni

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L’accoglienza che riceviamo sempre al ristorante Due Colombe dello chef Stefano Cerveni, al Borgo Antico ad Erbusco, è assolutamente esemplare. Nel cuore della Franciacorta, ci ritroviamo in quella splendida sensazione di andare a trovare amici di lunga data nella loro casa, dai quali si è stati separati per qualche tempo, desiderosi di aggiornarsi a vicenda sulle novità e sull’accaduto del periodo di lontananza.
Stefano e la sua squadra ci coccolano impeccabilmente con amati classici frutto della tradizione, così come con nuove stimolanti proposte creative ed originali, sempre raccontate con l’entusiasmo e il calore di chi ogni cosa che fa, la fa con il cuore. In ogni piatto si può apprezzare la genuinità e territorialità, gusti bilanciati e ben definiti senza mai trovare elementi superflui. Questa filosofia è rispecchiata perfettamente anche dalla sala, luogo magico con pareti in pietra ricco di storia, e dal servizio che rispecchia l’accoglienza d’eccellenza che un ristorante due stelle Michelin può vantare.
Tappa imprescindibile del nostro Roadshow annuale, alle Due Colombe ognuno si ritrova una dimensione di piacevolezza e benessere che non può essere mai dimenticata!

 

Archivio storico reportage:

-> Meeting del 9 Marzo 2013
-> Meeting del 5 Aprile 2014
-> Meeting del 7 Marzo 2015
-> Meeting del 19 Marzo 2016
-> Meeting del 29 Luglio 2017
-> Meeting del 20 Gennaio 2018
-> Meeting del 18 Luglio 2018
-> Meeting del 26 Gennaio 2019

-> Meeting del 9 Dicembre 2019

La squadra

Lo staff di cucina

Chef/Patron: Stefano Cerveni
Sous chef e chef de partie primi piatti: Matteo Ballini
Chef de partie antipasti: Giordano Giori
Chef de partie secondi piatti: Andrea Colosio
Pasticciere: Giovanni Di Cicco
Commis: Michele Goffi
Chef Banqueting: Filippo Armonio

Lo staff di sala

Patron, accoglienza e gestione eventi: Sara Magnacca
Accoglienza e eventi: Viola Pistone
Maître e sommelier: Federica Radice
Chef de rang: Marina Petrenko, Cristian Abeni

Il tavolo degli Amici Gourmet

Aperitivo in preparazione al bar a base di Red Vermouth Carlo Alberto e Bitter Rouge.

Alcuni snack in arrivo…

Iniziamo con prosciutto e melone.

Baccalà mantecato con chip di patata, salsa verde e cipolla in agro.

Bon bon fritto di coscia di piccione.

A tavola brindiamo con Franciacorta DOCG Essetì Extra Brut Riserva 2006 Magnum – Lo Sparviere

Si può apprezzare il perlage fine, intenso e persistente, di un brillante giallo paglierino dai riflessi dorati. Un vino evoluto, intenso con sentori di ananas maturo, pesca bianca, frutta secca e pasticceria. Al palato si può apprezzare una sapidità minerale importante, l’acidità viva e un equilibrio persistente.

Un brindisi tutti insieme!

Lo chef Stefano Cerveni ci introduce al percorso di piatti che ci attende…

Menù personalizzato e il nostro Partner Filette Premium Water.

Degustiamo l’olio EVO Garda DOP – Il Cavaliere

Tipologia pane in degustazione con l’olio: integrale e sfogliatina al burro e sale Maldon. 

Piattooo!!!

Calamaro morbido, lenticchie, caviale Calvisius e foglia d’ostrica.

Uovo bio, gamberi viola di S.Margherita, mandorle tostate e germogli di crescione.

Degustiamo un calice di Laudari 2018 – Vino Bianco Chardonnay – Baglio del Cristo di Campobello

Apprezzabile per la sua fragranza, con aromi di agrumi e fiori, da note burrose e fruttate di mango e susina gialla su fondo vanigliato. Caratterizzato da un sorso morbido e pieno, ben espresso da freschezza e sapidità in armonia perfetta e da una lunga persistenza gusto-olfattiva.

In abbinamento con melanzana fondente, cocco, curry, tartare di pomodoro confit.

Primo piatto: spaghettini, burro al lime, bottarga di coregone del Sebino.

Per il prossimo abbinamento: Bianco Friuli Riserva IGT Cuvée Lis Magnum – Lis Neris

Un vino pieno e articolato, con molta frutta ed intensità, frutto dell’assemblaggio di varietà diverse (Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon Blanc fermentati e maturati in tonneau). Il risultato è un vino unico, capace di esprimere l’equilibrio fra i vitigni e il luogo di produzione. Ogni annata ha un punto di equilibrio diverso, ed ogni equilibrio ha premesse diverse.

Ravioli di coniglio alla bresciana, burro di malga, salvia e parmigiano croccante.

Un assaggio di ravioli Milano-Bagolino.

La patata viola, il gambero rosso ed il Franciacorta.

Per i più golosi un bis in arrivo!

Proseguiamo con morone, guazzetto di cozze e zenzero versato al tavolo, tagliatelle di zucchine alla scapece.

In arrivo direttamente dalla Pentola d’Oro Agnelli: roll di faraona 12 h, indivia belga gratinata, pesche al burro.

Wafer di tinca al forno, germogli e salsa verde.

Passiamo ora a un Moscato d’Asti ‘Vigna Vecchia’ 2014 – Ca’ d’Gal

Vino dolce frizzante da vigne di età media 60 anni, lasciato affinare in bottiglia per almeno 3 anni. Durante questo affinamento guadagna complessità aromatica, raffinatezza ed eleganza: i profumi varietali di frutta, agrumi e pesca bianca lasciano il posto a note delicate di erbe aromatiche, rosmarino, salvia e spezie orientali in un sorso morbido, armonico e molto piacevole.

Dessert!!

Yogurt, meringa bruciata, sedano bianco e gin.

Semifreddo al miele d’acacia, nocciola caramellate, olio evo del Sebino.

L’olio servito direttamente dallo Chef!

Piccola pasticceria in abbinamento al caffè Trismoka selezione Panama 100% arabica.

Tipologia pasticcini: cannelés, cremino gianduia e pistacchio, bignè alla crema chantilly, tartellette con crema al limone, ananas e sale alla vaniglia.

Come di consueto, arriva il momento della merenda defaticante!

Pan brioche con terrina di pollasto nostrano e confettura di cipolle rosse.

In abbinamento con Highland Park Single Malt Scotch Whisly.

Un GRANDE GRAZIE a tutti, e a presto!

Per la prossima tappa aspettiamo anche te!

Consulta il calendario eventi qui e iscriviti!

Viaggiatore Gourmet – Viaggiare, conoscere, esserci!

 

Ristorante Due Colombe al Borgo Antico
Via Foresti, 13 – 25046 Borgonato di Cortefranca (BS)
Tel.
+39 030 9828227
Chiuso il lunedì e domenica a cena
E-mail:
 stefano@duecolombe.com
Sito internet:
 www.duecolombe.com

I prossimi meeting di Altissimo Ceto:

www.altissimoceto.it/meeting-eventi/

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L’Albereta Relais & Chateaux – Erbusco (BS) – Patron famiglia Moretti, GM Matteo Confalonieri, Chef Fabio Abbattista

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Il resort 5 stelle L’Albereta, della famiglia Moretti, naque nel 1993 per volontà di Carmen Moretti de Rosa, Vicepresidente del gruppo Terra Moretti. Carmen desiderava creare un luogo dedicato al culto dell’ospite, del benessere e dell’arte di vivere nel cuore pulsante e frizzante della Franciacorta con vista sul Lago d’Iseo, ricreando in molti, noi compresi, il desiderio di pernottare ogniqualvolta si capiti di passare in queste zone. Una location suggestiva, un rifugio romantico, dove tutto è stato pensato per eccellere, sotto l’attenta regia del General Manager Matteo Confalonieri. Persiste negli anni, infatti, ad essere un vero e proprio tempio del gusto grazie al ristorante LeonFelice Vista Lago, la cui terrazza gode di un panorama straordinario, guidato dal formidabile Chef Fabio Abbattista, ma anche grazie all’offerta proposta nel chiosco La Filiale del meraviglioso parco dove si sfornano le pizze firmate dal grande maestro Franco Pepe. L’esperienza enogastronomica si fonde  poi perfettamente con la proposta benessere del resort nell’incredibile SPA, la suggestione dei paesaggi e la cordialità di tutto il personale per un soggiorno davvero indimenticabile.

Archivio storico reportage:

-> Reportage del 3 Agosto 2015 
-> Meeting del 17 Novembre 2015
-> Meeting del 16 Novembre 2016
-> Meeting del 25 Ottobre 2017
-> Meeting del 6 Giugno 2018
-> Reportage del 17 Ottobre 2018
-> Meeting del 29 Luglio 2019

La squadra

Patron: Martino De Rosa

Lo staff di cucina

Executive Chef: Fabio Abbattista
Sous chef: Matteo Parodi
Pastry chef: Giovanni Magoni

Lo staff di sala

Maître: Fabio Zama
Assistant restaurant Manager: Rebecca Bianchetti 
Sommelier: Andrea Biffi
Chef de rang: Alessandro Pezzaioli
Chef de rang: Leonardo Patercoli
Commis de rang: Isabella Ippolito
Commis de rang: Nicole Bedetti 
Barman: Alessandro Laperuta 

 

Uno sguardo alla nostra camera

A l’Albereta ogni camera è diversa dall’altra per dettagli, décor, colori e tessuti, ma sono tutte accomunate dal gran confort che regalano, fra arredi classici e dotazioni di alta qualità.

L’offerta del frigo bar…

Il bagno, con doccia multifunzione e vasca idromassaggio Jacuzzi, è accessoriato con prodotti d’eccellenza.

Curiosità: il ristorante LeoneFelice Vista Lago prende il nome dal custode e giardiniere della tenuta prima che si trasformasse in albergo.

Uno sguardo agli interni

La sala si affaccia, con grandi vetrate, sulla terrazza.

La terrazza, circondata dal parco secolare, gode di una vista spettacolare che spazia fino a Montisola e al Lago d’Iseo.

Iniziamo con l’aperitivo!

Milano Torino in coppetta e Gin Sour con menta fresca in accompagnamento con carciofini grigliati sott’olio, olive caiazzane al peperoncino e finocchio, sfoglie di pane croccante.

Ci spostiamo verso il chiosco La Filiale de L’Albereta, che offre un’esperienza culinaria unica che combina un menu interamente dedicato alle pizze di Franco Pepe a vini eccezionali provenienti dalla Franciacorta e non solo.

Il banco bar

Il dehor della Filiale.

Iniziamo con la magnifica pizza a libretto accompagnata dalle birre Baladin Nora e Isaac.

Assaggiamo la pizza scarpetta: Mozzarella di Bufala dop Il Casolare, Crema di Grana Padano 12 mesi, composta di pomodori, basilico liofilizzato, scaglie di Grana Padano 24 mesi, olio EVO varietà Caiazzana.

E la pizza Viandante schiacciata con: mortadella, ricotta di bufala campana Il Casolare, pistacchi, bucce di limone. 

Ci spostiamo a cena al ristorante LeoneFelice Vista Lago, guidato dallo chef Fabio Abbattista.

Partiamo con l’uovo in cocotte alla pizzaiola.

Fiori di zucca dell’orto in tempura leggera con maionese alle olive taggiasche.

In abbinamento con Chassagne-Montrachet 1er Cru Les Chaumées 2005 – Deux Montille

Al naso si apre con sfumature di erbe essiccate e agrumi, al palato si può apprezzare l’acidità marcata, complessa. Un sorso minerale di grande eleganza ed equilibrio.

Polpo alla brace, maionese alla paprika affumicata e patate schiacciate.

Tartare di fassona, insalatina di campo e pesto alle erbe.

In abbinamento con la prossima portata J.J. Confuron Nuits-St.-Georges Les Fleurières 2009

Al calice si presenta rosso rubino con riflessi brillanti. Intense note di aromi fruttati si sprigionano al naso, coerente con il palato in cui esplodono frutti neri, caratterizzando il sorso.

Ravioli di verdure con ragout di totanetti e briciole di pane.

Omelette soufflé con asparagi e formaggio Branzi.

Risotto al porro e mantecato alla robiola.

Insalata di campagna: tartare di verdure alla brace, vinaigrette all’aceto balsamico e lenticchie croccanti.

Melanzane, erba cipollina e sesamo cotte in pentola.

Faraona ripiena con involtino di scarola riccia.

Pesce del mercato “in tegame” con intingolo di pomodorini, olive, capperi e maggiorana.

Il momento dei dessert!  Iniziamo con una meravigliosa Tarte Tatin di albicocche.

A seguire degustiamo anche la fresca Cheesecake alle fragole e crema al pistacchio.

Per apprezzare meglio la Tarte Tartin viene accompagnata con sorbetto di albicocche.

Un assaggio di sorbetti misti.

La colazione servita in camera, per un risveglio indimenticabile!

La sala delle colazioni.

Alcune delle specialità immancabili al tavolo: pane in vari tipi, croissant, muffin e krapfen, burro, marmellate e crema di nocciole.
Integrabile con piatti espressi dalla cucina a piacimento.

Un GRANDE GRAZIE a tutti e…a presto!

Cucina

Lo chef Fabio Abbattista ha dato alla sua cucina un taglio decisamente italiano, ma contemporaneo, traendo insegnamento da culture gastronomiche lontane pur mantenendo chiara la sua identità. Una cucina di gran gusto, schietta ed elegante con materie prime locali di qualità che garantiscono rispetto per la stagionalità.

Servizio e accoglienza

Lo staff esprime con chiarezza la forte inclinazione alla tradizione dell’ospitalità italiana, narrando lo spirito del resort attraverso piatti di territorio eseguiti con grande tecnica e raccontati con cura e passione. Ospitalità d’eccellenza, sorrisi genuini sempre in grado di farvi sentire accolti e senza mai essere invadenti.

Conclusioni

A L’Albereta ogni membro dello staff sembra esser nato per la posizione che ricopre, qualità riconosciute ed apprezzate dai coniugi Moretti/De Rosa che hanno saputo individuare i giusti collaboratori, lasciandoli trovare la loro piena espressione. Ogni nuova idea si è rivelata quella giusta, senza mai timore di osare ottenendo risultati eccellenti apprezzati in tutto il mondo.

Viaggiatore Gourmet

L’ALBERETA RELAIS & CHATEAUX

Via Vittorio Emanuele, 23 – 25030 Erbusco, Brescia
Tel. +39 030 7760550
Fax +39 030 7760573
Email: info@albereta.it
Sito web: www.albereta.it
RISTORANTE LEONEFELICE VISTALAGO
Tel. +39 030 7762603
ristorante@albereta.it

Il Ristorante è aperto tutti i giorni, a pranzo e a cena.
La prenotazione è fortemente consigliata.

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954mo Meeting @ Ristorante Piccolo Lago – Mergozzo (VB) – Chef Marco Sacco

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Al Piccolo Lago ci sentiamo sempre come in famiglia, anche per questo Meeting abbiamo avuto l’occasione di pranzare in una delle location più suggestive e affascinanti d’Italia. Una cucina dai sapori autentici e un servizio rassicurante, caratteristiche proprie di un pranzo in famiglia. Lo Chef Marco Sacco, promotore della valorizzazione del patrimonio dei prodotti ittici del lago, offre una cucina meditata in cui spazia tra i grandi classici e l’innovazione.

Non si può non rimanere affascinati da questo luogo incantato circondato dall’acqua dolce, a due passi da Verbania, con la vista mozzafiato delle montagne all’orizzonte.

Archivio storico reportage:

-> Reportage del 24 Giugno 2006
-> Reportage del 14 Ottobre 2006
-> Reportage del 31 Luglio 2008
-> Reportage del 10 Dicembre 2010
-> Meeting del 4 Maggio 2011
-> Meeting del 7 Dicembre 2011
-> Meeting del 23 Maggio 2012 
-> Meeting del 5 Dicembre 2012 
-> Meeting dell’8 Maggio 2013 
-> Meeting del 4 Dicembre 2013 
-> Meeting del 13 Giugno 2015
-> Reportage del 24 Marzo 2016
-> Meeting del 25 Giugno 2016
-> Meeting del 1° Luglio 2017
-> Meeting del 30 Giugno 2018
-> Reportage del 11 Luglio 2019

La squadra

Lo staff di cucina

Chef/Patron: Marco Sacco
Executive chef: Silvestro Zanella e Francesco Mirolla
Pastry chef: Marco Pasquettin

Lo staff di sala

Restaurant Manager: Raffaella Marchetti
Maître: Giacomo Pagani
Maître events: Francesco Fiore
Sommelier: Alessandro Mantovani, Sayaka Anzai, Camilla Mora

Il tavolo dei Viaggiatori Gourmet!

Il benvenuto dello chef vista lago!

Lo chef Marco Sacco ci porta a fare un giro al lago.

L’entrata del ristorante…

Iniziamo con pesce crudo del Mediterraneo e ostriche accompagnate a un Americano base White Vermouth Carlo Alberto e bitter Rouge Red.

La portata viene finalizzata al tavolo con Olio EVO Embrace a filo per esaltare i sapori...

Iniziamo con un calice di Franciacorta Satèn DOCG “Vintage Collection” 2014 Magnum – Ca’ Del Bosco

Si presenta di colore giallo dorato, leggero, attraversato da un perlage fine e sottile. Al naso si avvertono note fruttate e leggeri ricordi di confetti e pasticceria. Al palato è di buon corpo, con un sorso sapido e fresco, che sul finale evidenzia un gusto leggermente agrumato.

Il pane viene servito ancora caldo.

Tipologie di pane: di segale a lievitazione naturale, grissini all’olio, cracker alla brace con olio alle erbe e fiocchi di sale.

Iniziamo con “La Piola” Piemontese: una selezione di portate che rievocano la convivialità, da dividere tra i commensali scambiandosi i piatti.

Vediamoli nel dettaglio: porcini, grana, fagiolini al basilico, olio al prezzemolo.

Vitello tonnato.

Carpione di lavarello e verdure.

Insalata russa.

A seguire un calice di Franciacorta Brut DOCG “Vintage Collection” 2014 Magnum – Ca’ del Bosco

Alla vista si presenta giallo paglierino, leggermente dorato. Il perlage è fine e persistente. Al naso si avvertono interessanti sentori che di frutta a guscio, lieviti, pasticceria e leggeri accenni agli agrumi. Un vino di buon corpo, ampio e con un sorso elegantemente sapido, persistente anche nel finale.

Piattooo!

Proseguiamo con la condivisione: prima frittura di lago e la nostra Partner Prime Water Filette.

Seconda golosa frittura di lago con patate croccanti, zucchine e menta!

Degustiamo ora Franciacorta Dosaggio Zéro DOCG “Vintage Collection” 2014 Magnum – Ca’ del Bosco

Di colore giallo paglierino carico, attraversato da un perlage fine e persistente. Al naso si avvertono sentori fruttati, arricchiti da note di crosta di pane e lievi accenni di nocciola. Al palato è pieno e rotondo, di ottimo corpo, regalando una piacevole nota più amara nel retrogusto.

In abbinamento le cremosissime linguine, bisque di crostacei, scampi marinati al limone candito e salsa d’anemone di mare servita nella Pentola d’Oro Agnelli.

Lo staff di cucina impiatta in sala davanti ai Viaggiatori Goumet!

Con noi non avanza mai niente! Scarpetta direttamente dalla pentola!

In abbinamento con la prossima portata Curtefranca Rosso DOC “Corte del Lupo” 2016 Magnum – Ca’ del Bosco

Alla vista si presenta di colore rosso rubino profondo. Al naso si percepiscono intense note fruttate impreziosite da sentori terziari, derivanti dal periodo di affinamento trascorso in legno. Il palato è caratterizzato da una bella armonia in perfetto equilibrio gusto-olfattivo.

Sentori marini intensi regalati dall’anguilla e verdure alla brace accompagnata da salsa agli agrumi.

Piattoooo!

Tutto il sapore dell’estate, un piatto fresco, ben pensato che non stanca mai: mozzarella e pomodori

Cotoletta di vitello su purè di patate e fiocchi di sale con pomodorini e anelli di cipolla.

In abbinamento Moscato d’Asti DOCG “Sant’Ilario” – Ca’ d’Gal

Giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Al naso è ampio ed elegante, con note di pesca gialla, albicocca e acacia. Al palato si apre dolce, vanta una buona acidità non invadente, di buona e persistente freschezza.

E’ il momento del dessert! Gineprozzo: maritozzo aromatizzato al genepy, gelato fior di latte e frutti di bosco.

Per concludere una generosa spolverata di zucchero a velo!

Gelato alla pesca!

Un bis di frutti di bosco!

Concludiamo con un gin tonic con scorza di limone defaticante, vista lago!

Un GRANDE GRAZIE come sempre e…a presto!

Per la prossima tappa aspettiamo anche te!

Viaggiatore Gourmet

Ristorante Piccolo Lago
28924 Verbania (VB)
Via Filippo Turati, 87
Tel. +39 0323 586792
Aperto tutte le sere da martedi a domenica, sabato e domenica anche a pranzo
E-mail: info@piccololago.it
Sito internet: www.piccololago.it

L'articolo 954mo Meeting @ Ristorante Piccolo Lago – Mergozzo (VB) – Chef Marco Sacco proviene da ViaggiatoreGourmet alias AltissimoCeto!.

Ristorante Cracco – Galleria Vittorio Emanuele, Milano – Chef Carlo Cracco

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Cuoco e sperimentatore, libero dagli impegni televisivi, quello che abbiamo trovato nel ristorante più esclusivo della Galleria Vittorio Emanuele è un Carlo Cracco ed un gruppo di lavoro in grandissima forma, che ha ritrovato il tempo e l’estro per proporre nuovi piatti, presenti in menù accanto a signature dish immancabili, cui noi, come molti altri, siamo davvero affezionati. Tutte le proposte esprimono sapori decisi e di carattere, partendo dall’ingrediente e raccontando un estro moderno ma con solide radici nella conoscenza della tradizione. Dalla prima colazione al drink serale, Cracco in Galleria è una realtà gastronomica polivalente, per trasmettere la ricerca costante di un’armonia sospesa tra tradizione e innovazione.

La cucina lavora perfettamente anche grazio allo staff di sala, sotto l’attenta regia di Alessandro Troccoli, in grado di accogliere e ricoprire di attenzioni gli ospiti, senza mai essere invadenti.
Cracco In Galleria sfoggia uno stile, che rende onore alla location, trasmettendo raffinatezza senza eccessi o sbavature. Uno stile “prettamente milanese” se così si può dire, l’omaggio di Carlo Cracco a Milano.

Archivio storico reportage:

-> Reportage Cracco-Peck del 28 giugno 2006 
-> Reportage del 09 maggio 2007
-> Reportage del 20 gennaio 2009
-> Reportage del 10 ottobre 2009
-> Meeting del 2 dicembre 2009
-> Meeting del 17 novembre 2010
-> Meeting del 9 novembre 2011
-> Reportage del 4 marzo 2013
-> Reportage del 19 ottobre 2015
-> Meeting del 2 dicembre 2015
-> Meeting del 19 luglio 2017
-> Reportage del 15 Maggio 2018 (nuova location)
-> Meeting del 21 Maggio 2018
-> Meeting del 9 Luglio 2019

La squadra

Staff di cucina

Chef e patron: Carlo Cracco
Chef e Pastry Chef: Luca Sacchi
Sous Chef: Mattia Mangolini

Staff di sala

Direttore: Alessandro Troccoli
Head Sommelier: GianLuca Sanso
Sommelier: Stefano Attanasio
Chef de Rang: Zoya Kucherova, Niccolò Nowitarger
Demi Chef de Rang: Andrea Alfano, Giada Porri
Commis: Kevin Bagaoisan
Prenotazioni e accoglienza: Francesca Mongiardo, Valeria Corona

 

Uno sguardo in Galleria Vittorio Emanuele II di Milano.

Una foto con lo chef!

La celeberrima insalata russa caramellata.

Tartare di carota al sale e aneto.

La “Caprese“.

Grissini all’olio extravergine di oliva stirati a mano e “semolati”.

Cozze alla marinara.

Nespole al pepe bianco, ricotta di mandorle e affumicata e basilico.

“Minestrone” di pesce.

Gamberi in acqua di mare, tabasco e mela verde.

“Vignarola” dal nostro orto, capperi e bruscandoli.

Un’esplosione di colori e sentori perfettamente equilibrati: carpacio di papaya grigliato, frutto della passione e ‘nduja.

Carpaccio di patata dolce, ortiche e lardo bollito.

Pane, burro e marmellata!

Pane farro monococco, la cui ricetta li accompagna dall’apertura, fatto con il loro lievito madre (di ben 60 anni) che vive in acqua e deriva dal ceppo “Morandin” da cui ricavano anche le loro brioches, Veneziane, panettoni e colombe. Un blend di farina di farro monococco e farina tipo 1 macinata a pietra, idratazione  di acqua al 70%

Pane maltato ai semi, fatto invece con il lievito “liquido” (Licoli) di 5 anni derivante sempre dal ceppo precedente, che vive costantemente a basse temperature. Farina tipo 1 macinata a pietra e semola di grano duro a cui viene aggiunto un bouchet di semi tra cui di girasole, sesamo, miglio, lino e soja. Idratazione del 75%.

Raviolo aperto, tuorlo di montagna, erbe di campo, salsa di pomodoro verde e pinoli tostati.

Tuorlo fondente, albume soffiato, cipolla e pane arso.

Spaghettone al pesto di capperi, finocchio e sarde.

Riso mantecato, rapanelli e gorgonzola dolce.

Dentice arrosto con asparagi al limone e pepe nero, carote e radice di curcuma.

Rognone di vitello alla senape con rape affumicate al lime e cumino tostato.

Passiamo ai dessert.

Crema “antica” di mascarpone con albicocche alla vaniglia e pepe lungo.

Ciliegie affogate e granita ai fiori di sambuco.

Soufflè al frutto della passione, croccante al cacao e gelato alle arachidi salate.

Cestino di frutta fresca.

Cioccolato al 72% di cacao, di loro produzione, viene ottenuto tramite la lavorazione di granella tostata di cacao venezuelano Criollo Domori e zucchero semolato di canna. Nato dalla collaborazione instaurata tra l’azienda Domori, i tecnici di Domori, la cucina del ristorante e la sinergia tra Carlo Cracco e Gianluca Franzoni.

Un grande GRAZIE a tutti!

Cucina

Una cucina chiara, a volte inaspettata nella location più ambita della città Meneghina in cui vengono rivisitati i piatti della cucina tradizionale milanese proponendoli in una chiave contemporanea, combinando i sapori e giocando sui contrasti per un’esperienza gastronomica decisamente stimolante.

Servizio e accoglienza

La musica non invadente, l’ambiente prestigioso ed elegante, la solerte discrezione dei camerieri guidati dall’esperte mani di Alessandro Troccoli, direttore di sale, fanno le scintille e rendono l’esperienza indimenticabile. Lo staff è composto da giovani talenti, in grado di coccolare l’ospite a dovere, tra cui il sommelier GianLuca Sanso che dalla ricca ed attraente cantina allestita al piano inferiore, dentro vetrine in legno d’abete circondate da pareti rosso lacca, gestisce più di duemila etichette e diecimila bottiglie.

Conclusioni

La location estremamente raffinata, senza eccessi o sbavature permea perfettamente nello stile milanese riuscendo a convergere una moltitudine di esperienze da quella della ristorazione gourmet, ad un incontro al Cafè, eventi privati e degustazione in Cantina in un unico ambiente con estremo successo.

 

Viaggiatore Gourmet – Viaggiare, conoscere, esserci!

Ristorante Cracco
Galleria Vittorio Emanuele II – 20121 Milano
Tel. (+39) 02 876774
Il ristorante è chiuso il sabato a pranzo e la domenica tutto il giorno. Il caffè è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 24.
E-mail: prenotazioni@ristorantecracco.it
Sito internet: www.ristorantecracco.it

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Ristorante Panorama Golf – Varese (VA) – Chef Alberto Broggini

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Il ristorante e wine bar Panorama Golf vanta una location molto piacevole, circondato da un meraviglioso parco e immerso in un ambiente con panorami mozzafiato, dallo stile moderno con ampie vetrate sul parco e sul laghetto. Un luogo tranquillo e di modesta eleganza che già vale già la permanenza. La cucina è saggiamente diretta da un giovane cuoco dalle grandi idee, lo chef Alberto Broggini, le cui parole d’ordine sono passione e qualità. Piatti innovativi, con accostamenti a volte inusuali ma mai oltre il limite di un equilibrio ben riuscito. L’impegno quotidiano è quello di proporre menù sempre vari, mantenendo la massima qualità, che seguano la stagionalità dei prodotti e che sappiano conquistare anche i palati più esigenti senza dimenticare i più tradizionalisti.

Per la pausa pranzo, viene proposta una linea di piatti gustosi ma veloci e leggeri affiancati da un’opzione di club sandwich gourmet da consumare in un luogo in cui il tempo è quasi sospeso, immersi nel verde e nei profumi del bosco. Lasciatevi coinvolgere come abbiamo fatto noi da un’atmosfera che non potrete più dimenticare.

 

La squadra

Staff di cucina

Chef: Alberto Broggini
Aiutanti in cucina: Andrea Gandini, Pietro Marelli

Staff di sala

Maitre: Paolo Femia
Chef de Rang: Marta Garavaglia

L’ingresso del ristorante Panorama Golf…

Gli ampi spazi interni.

Il nostro tavolo nel dehor con vista sul campo da golf!

Aperitivo in arrivooo!

Panzerotti al pomodoro e mozzarella.

Americano Classico e Rabarbaro Zucca shackerato.

Ostica Krystale con spuma di pomodoro datterino.

Panelle fritte di farina di ceci.

Mondeghili.

Focaccine all’olio EVO con datterini.

Cappuccino estivo: passata di datterini, burrata e croissant salato.

In abbinamento con Crémant de Bourgogne Brut, Blanc de blancs – Trénel

Si presenta di colore chiaro con riflessi dorati, con un sottile perlage. Al naso è un connubio di aromi freschi di acacia, mela verde e pesca bianca e note più evolute di burro, frutta secca e torrone, dovute alla sua stagionatura particolarmente lunga. Conferisce inoltre grande complessità e una bella rotondità al palato.

Iniziamo con uno straordinario midollo di vitello arrostito, gamberi rossi e cipolla di Tropea.

Anguria in osmosi e cicale di mare crude.

Tipologia di pane: ciambellone pugliese a lievito madre, grissini stirati a mano, pane alle olive e focaccia al pane nero integrale con curcuma.

Da degustare con Olio Extra Vergine d’Oliva dell’Olearia Cladera.

Proseguiamo con capesante scottate con pinoli, olive e maggiorana e pomodoro San Marzano.

Cecina da Leon con giardiniera fatta in casa.

Abbinata a un calice di Franciacorta Riserva DOCG Dosaggio Zero “Sublimis” 2012 – Uberti

Di colore giallo paglierino, con sfumature verdi, è caratterizzato da una spuma abbondante e cremosa e da un perlage sottile e persistente. Al naso si apre con un bouquet intenso ed elegante, con sentori di frutta esotica e fiori gialli, arricchite da delicate note di frutta secca e di tostatura. Al palato risulta morbido e rotondo, di ottima persistenza.

Segue lingua di vitello, bagnetto verde e melanzana affumicata.

Spuma di patate, ostrica pochè marinata nel miso e foglia d’oro.

In degustazione Friuli Isonzo Pinot Grigio DOC “Dessimis” 2018 Vie di Romans.

Giallo paglierino con profondi riflessi ramati. Il naso è inizialmente fruttato, e ricorda il pompelmo rosa, la fragola e i corbezzoli, per poi lasciar percepire anche sfumature vanigliate e floreali. Rotondo e succoso il palato, morbido ed equilibrato, lungo nella persistenza.

Abbinato a agnolino di piccione e foie gras con tartufo nero.

Passiamo adesso al meraviglioso e profumato riso al salto alla Milanese con luccioperca al burro e salvia e riduzione di luccioperca montata al burro. Una vera delizia!

Degustiamo la birra VAR vpa (varese pale ale) la cui caratteristica è ha la presenza, in fermentazione, di pesche bianche di Monate (un paese della provincia di Varese).

Abbinata all’agnolotto del plin ripieno di squauerone, estratto di ricola, prosciutto crudo e brodo vegetale.

Assaggiamo Pinot Nero Rosé 2019 – Franz Haas.

Cristallino, di colore rosa cerasuolo, abbastanza consistente. Abbastanza intenso e complesso. Apre con leggere note vinose ed erbacee, cotinua con note più fruttate di ciliegia per chiudere con una piccola speziatura dolce. Un vino fine, secco, fresco e sapido.

Lo abbiniamo a uno scampo dell’adriatico grigliato crudo con pancarrè tostato alle erbe aromatiche.

Nizzarda di polpo con pesto leggero, maionese di polpo, patate ratte, fagiolini e fiori di zucca.

Segue Alto Adige Pinot Nero DOC 2017  Franz Haas

Si presenta con sentori fruttati che ricordano lamponi, marasche e aromi di sottobosco. Si percepiscono profumi di marzapane e marmellata di prugne, a cui si unisce una speziatura di cannella e chiodi di garofano. In degustazione è fresco e vivace, con tannini eleganti che lo rendono rotondo e armonico, offrendo una beva molto piacevole.

Triglia scottata in padella con tatin di datterini, olive taggiasche e acqua di pomodoro Camone.

Ganassino di vitello cotto a 68 gradi per 24 ore con finferli, purè di patate di montagna e salsa al Gin.

Gran misto di verdure con melanzane affumicate.

Ci avviciniamo alla conclusione con un assaggio di:

  • Moscato d’Asti DOCG “Tacco 12” 2019Scarpa
  • Elisir Gambrinus 2014Gambrinus

E’ il momento dei dessert!

Iniziamo con cioccolato bianco, ciliegie e lamponi.

Millefoglie con crema alla vaniglia bourbon.

Abbiniamo il prossimo dessert a Salina Passito Malvasia “Capofaro” 2018 – Tenuta Capofaro, Tasca d’Almerita 

Crème Brulèe, caramello salato e passion fruit.

Frangipane fragole e rabarbaro.

Perchè no, anche un assaggio di sorbetti!

Gusti: al mango, alla pesca e basilico e alla albicocca e verbena.

Mousse al the matcha, ananas spadellato, sorbetto al cocco.

Un GRANDE GRAZIE e…a presto!

Cucina

Una proposta, per nulla banale, in cui la tradizione incontra la creatività, guidando percorsi gastronomici ogni volta diversi ed emozionanti. La cucina di Alberto rispetta la filosofia degli ingredienti come tributo al territorio e alla qualità, opera infatti con un’attenta scelta della materia e profonda cura della presentazione dei piatti che serve. La sua idea di cucina prevede preparazioni il più possibile “in casa”, per questo la pasta è freschissima, la panetteria è operativa ogni giorno e i dolci sfornati con amore nella stessa cucina del Ristorante Panorama Golf.

Servizio ed accoglienza

Ogni piatto viene servito con passione e professionalità da uno staff preparato e attento. Con l’arrivo della bella stagione non manca una proposta studiata appositamente per un aperitivo rigenerante, magari dopo una lunga giornata di lavoro o per iniziare al meglio il weekend. Verrete piacevolmente accolti e accompagnati in un’esperienza a 360° che difficilmente dimenticherete!

Conclusione

Il Ristorante Panorama Golf con i suoi ampi spazi è il luogo ideale per un momento di relax, ma anche una perfetta location per festeggiare una ricorrenza importante. Vincente l’idea di modificare spesso la proposta enogastronomica per accompagnare i clienti in una concreta e non banale esperienza del gusto.

 

Viaggiatore Gourmet – Viaggiare, conoscere, esserci!

Ristorante Panorama Golf Wine Bar
Via Belmonte 169 – 21100 Varese
Tel: 0332 335782
E-mail:  info@ristorantepanoramagolf.it
Sito: www.ristorantepanoramagolf.it 
Pranzo: Tutti i giorni
Cena: Tutti i giorni tranne il Martedì

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RC Resort – Mortara (PV) – GM Nicolò Paludo, Chef Roberto Conti

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Roberto Conti Executive Chef e Nicolò Paludo General Manager, dopo percorsi ardui ed impegnativi percorrendo sogni individuali, si incontrano e unendo i propri ideali vedono la realizzazione ed il concretizzarsi delle proprie ambizioni: RC Resort è il sogno che si realizza dopo anni di applicazione e di esperienze maturate in probanti esperienze professionali di alto livello per entrambi: camere di charme, ristorante gourmet, RC Resort è indiscutibilmente la nostra novità dell’anno! Incastonato in un territorio tutto da scoprire come la Lomellina ricca di storia e di tradizioni contadine, una zona pianeggiante delimitata dai fiumi Po, Ticino e Sesía in cui le risaie si susseguono a perdita d’occhio. RC Resort vi aspetta!

La squadra

Staff di cucina

Executive Chef: Roberto Conti
Aiutanti in cucina: Domenico Galimi, Matteo Bollini, Kevin Senno, Alberto Perelli

Staff di sala

General Manager: Nicolò Paludo
Maitre: Benito Langella
Chef de rang: Paola Tessitore

L’ingresso immerso nella splendida cornice verde.

Il nostro benvenuto in camera con Nespresso e Champagne Napoléon Tradition.

Accessori Dyson

La Jacuzzi.

Il benvenuto dalla squadra!

Lo chef e la squadra in cucina!

Lo chef e la squadra di sala!

La mise en place.

Stappiamo Champagne Napoléon Tradition

Un brindisi e via con l’aperitivo!

Salumi e formaggi di prima scelta.

Ci spostiamo nel ristorante…

Iniziamo con un calice di Champagne Brut “Esprit de Giraud” – Henri Giraud

Luminoso giallo dorato al calice, si apre al naso con sentori fruttati di pera e pesca, seguiti da vaniglia, pepe bianco e agrumi. Il palato è inizialmente fresco, persistente con note minerali e un finale di mandorla amara.

In abbinamento a crostino con “lardo” di seppia, rosmarino e noci.

Maionese d’ostrica, foglia d’ostrica e ricotta al lampone.

Ostrica Amelie affumicata al rosmarino con tosazu.

King Crab e zabaione salato terminato al tavolo.

Capasanta all’unilaterale e zucchina trombetta.

Per il prossimo abbinamento Birra G. Menabrea e Figli Top Restaurant Weiss 5.2

Si presenta con un aspetto tipicamente torbido per la presenza di lieviti in sospensione, al palato è estremamente equilibrata e delicata, è caratterizzata da una schiuma abbondante e persistente e da un bouquet piacevolmente fruttato.

Che si sposa perfettamente con l’animella di cuore di vitello e peperone rosso.

A seguire una coloratissima impepata di cozze.

Il colore prosegue anche nel primo piatto: riso AOP con aglio nero.

Cod glassato al miso, spinacino selvatico e polvere di barbabietola.

Segue scampo e pomodoro.

Anatra e salicornia, crostino di foie gras e amarena.

Profumatissimo cervo e cacao, il perfetto connubio che permette di esaltare i sapori vicendevolmente.

Mugniaia di rombo.

Cetriolo e granita alla sambuca.

Passiamo ai dessert!

Cheesecake  ai frutti rossi destrutturata.

Accompagnato al gin tonic aromatizzato con salvia e rosmarino.

Zabaione espresso al porto Tawny.

Da gustare insieme ai frollini appena cotti!

La colazione nel dehor esterno…

Offerta vastissima dal salato

…al dolce!

Ci spostiamo nella sala interna per il pranzo.

Andiamo nel regno dello chef Roberto a dare uno sguardo!

Scampo reale crudo, polvere di pomodoro e cipolla di Breme caramellata.

Gambero di Mazara glassato e capperi.

Gli ultimi dettagli…

Foie grass e rabarbaro.

Pera, bagna cauda e olive.

Cappuccino di lumaca.

Gambero mandorle e limone.

A seguire testina di vitello e zuppa emulsionata di crostacei.

Tortello di scampo finocchio e liquirizia.

Spaghetto freddo, yogurt e cipolla.

Tonno e tamarindo.

E’ il momento del Coniglio royal.

Capriolo e spezie.

Astice in casseruala ai funghi.

Spaghetto alici bottarga limone.

Maialino croccante in salsa Nizzarda.

Bufala caramellata con olio al cacao.

Cheesecake frutti rossi e acidità.

Un GRANDE GRAZIE e…a presto!

 

Cucina

La cucina di Roberto si basa su una attenta ricerca e la selezione maniacale di materie prime di qualità, caratteristica alla base delle scelte e delle proposte e dove la tecnica mai invasiva è al servizio della leggerezza e del gusto.

Una cantina prestigiosa accompagna la proposta gastronomica con una valida selezione di grandi produttori, di millesimi ricercati, ma anche di formidabili emergenti che vengono proposti in maniera attuale e moderna per abbinamenti mai banali e scontati.

Servizio ed Accoglienza

In qualità di general manager, a guidare uno staff di preparati professionisti, c’è Nicolò Paludo, giovane talentuoso direttore formato attraverso molteplici esperienze di prestigio nel mondo dell’hotellerie e della ristorazione stellata di eccellenza. Insieme al suo team saprà accogliervi al meglio e farvi sentire coccolati in ogni aspetto.

Conclusioni

RC Resort ristorante con camere di charme è un progetto ambizioso, un sogno realizzato che prende forma. Lo chef Roberto Conti, già celebrata stella Michelin del Ristorante Trussardi alla Scala di Milano, fa ritorno nella sua terra di origine realizzando il suo sogno da chef patron, con l’apertura del proprio ristorante gourmet all’interno del resort che dispone anche di 16 camere di charme incastonate all’interno del parco giardino della proprietà.

 

Viaggiatore Gourmet – Viaggiare, conoscere, esserci!

 

RC RESORT

Strada per Ceretto, 660
27036 Mortara (PV)
Telefono: +39 0384 090200 / +39 0384 090201
E-mail: Info@rcresort.it
Sito: www.rcresort.it

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Ristorante Badalucci – Lugano, Svizzera – Chef Marco Badalucci

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Marco Badalucci porta finalmente a Lugano il ristorante “risolto” per quanto concerne la voglia di Italia. Cucina verace e concreta che parte prima di tutto dalla materia, prima in ogni senso, e prosegue nell’indirizzo di una destinazione rassicurante, accompagnati da mani solide e preparate che si muovono per emozionare, rinnovare e ricordare. Buona regia in sala, con una carta dei vini interessante in continuo cambiamento, oltre ad un gazebo esterno che serve ogni tipo di sfizio sulla riva del fiume tra una sottile brezza e l’ombra delle piante. Il nostro indirizzo su Lugano, testato, certificato, consigliato!

 

La squadra

Staff di cucina
Chef Patron: Marco Badalucci
Sous Chef: Gabriele Baldasso
Pastry Chef: Cristian Napoli

Staff di sala
General Manager Patron: Matteo Galbani
Maitre: Chiara Verga 
Sommelier: Brunella Bolge Gerente
Bartender: Alice Uccheddu  

 

Il chiosco all’esterno…

L’entrata del ristorante.

Uno sguardo ai dettagli del ristorante.

La mise en place.

Uno sguardo al dehor.

Lo Chef nel suo regno!

Vista la splendida giornata iniziamo con l’aperitivo all’aperto insieme allo Chef Marco.

Iniziamo con Spumante Metodo Classico Dosaggio Zero Blanc de Blancs – Divella

Si presenta di colore giallo paglierino intenso, con bagliori dorati e con perlage persistente e fine. Al naso si esprimono freschi e croccanti sentori di frutta gialla e di agrumi, che si uniscono con raffinate note di pasticceria e panificazione. Queste stesse fragranze persistono anche nel palato, per un sorso di buona beva, equilibrato e lungo.

In abbinamento degustiamo: una cialda di riso Venere con salsa guacamole, tartare di branzino al limone con croccante di riso Venere, maionese di gamberi rossi di Sicilia con cialda di riso Moncucco e fiorellini.

Ci spostiamo all’interno del ristorante.

Tipologia pane: pane con lievito madre e farina di semola rimacinata,  pane con lievito madre e curcuma, focaccia all’olio EVO siciliano, panini allo zafferano, panini con canditi d’arancio e pepe rosa, cialde di riso bianco e nero.

Assaggiamo insieme al pane l’olio extravergine d’oliva biologico L’Amabile della Tenuta Chiaramonte.

Si tratta di un blend dedicato ai palati più delicati, ha un colore verde tendente al giallo, le percezioni sono di un fruttato leggero con note lievi di amaro e piccante.

Iniziamo con un acceso plateau di crudo con le sue salse.

Millefoglie di spigola e foie gras con insalatina di carciofi e gelée di aceto balsamico.

Insalatina di frutta, verdure con gazpacho di pomodorini e fragole.

Gamberi rossi impanati a crudo con sorbetto di mandorle e salsa al curry.

Spaghetto freddo al caviale con salsa di agrumi e tartare di branzino.

Assaggiamo un calice di Terre Basse, Toscano IGT Vermentino Nero 2018Terenzuola

Si presenta di colore rosso porpora. Il bouquet è caratterizzato da note fresche fruttate e floreali, che invogliano la beva. Al palato è di corpo snello e agile, con un sorso elegante e una piacevole freschezza.

Proseguiamo con pacchero sashimi con gamberi rossi siciliani e salsa di lattuga al peperoncino.

Eccezionale composizione di ravioli liquidi di piselli con guazzetto di frutti di mare allo zafferano.

Degustiamo un calice di Passo di Tambo Merlot Ticino DOC 2018 – Carlo Tamborini

Si presenta rosso rubino intenso, si apre su note fragranti, floreali e fruttate con richiami ai petali di rosa leggermente passiti e confettura di fragole. Al palato si annuncia ricco, intenso, con tannini di media struttura, morbido e piacevole, molto persistente.

In abbinamento: raviolo di mortadella ticinese con crema di melanzane alla cenere e scampi.  

Stratificazione di rombo e gamberi su crema di cipolle di Tropea all’anice stellato. Un piatto incredibilmente elegante e avvincente, con la capacità di avvolgere il palato in un perfetto equilibrio.

Passiamo a Terrenobili Bianco – Tamborini Vini

Giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso si percepisce subito il frutto delicato, con note esotiche che ricordano il mango, il lychees fiori di pesco e gli agrumi. Palato fresco, sapido e leggermente aromatico, di buon corpo. Finale inteso e piacevolmente persistente.

In perfetto accostamento con polipo alla piastra con crema di melanzane alla cenere e salsa di soia caramellate.

In abbinamento con la prossima portata ci viene servito un calice di Sauternes 2012 – Cru Barréjats

Lucente oro ramato, si apre con note di fiore, frutta esotica ma anche note speziate. Al palato notiamo un sentore leggermente confettati, senza perdere una buona acidità. Al finale si percepisce anche arancia amara confit e piccole note di caramello al burro salato.

Scaloppa di foie gras caramellato con crema d’albicocche e caffè.

Passiamo a Espe N.5 Merlot Bianco Ticino Doc 2019 – Tamborini Vini

Giallo chiaro con riflessi verdognoli, dal profumo fragrante, fruttato e floreale. Una trama fresca e minerale, sapido, di buon corpo un vino che vuol fare parlare, provocare e ci vuol far divertire.

A seguire Rosso Piceno Superiore DOC “Solestà” 2017 – Velenosi

Rosso rubino il calice, con delicati riflessi granati. Il naso è ricco, note di frutta rossa matura e confettura, tabacco, cannella, liquirizia e spezie. Coerente nel sorso che si dimostra armonico, equilibrato, persistente e giustamente tannico.

In perfetto accostamento al gioco del piccione con le sue frattaglie.

Passiamo ai dessert!

Delizia al limone con bigne’ di lamponi e sorbetto.

In accompagnamento con il prossimo dessert Cuvee Vendemiaire Blanc de Blancs Brut Premier Cru – Doyard.

Perlage fine e sottile, al naso mostra uno stile sapido e concentrato con richiami agrumati. Il sorso è pulito e coerente con l’olfatto: piacevoli note agrumate iniziali, ottima mineralità e un finale profumato di crosta di pane. Uno champagne delicato, elegante e di grande intensità.

Rivisitazione buffa della cassata con sorbetto di pistacchi, ricotta di bufala, canditi, cioccolato e lamponi.

Gelato al basilico con parmigiana di melanzane al cioccolato e pistacchio di Bronte.

Un mix di sorbetti per rinfrescarci: lampone, pistacchio , basilico, mandorla e frutto della passione.

Uno sguardo alle aragoste freschissime appena arrivate!

Concludiamo al meglio con L’Amaro dell’erborista – Distilleria Vernelli.

E con l’Amaro GenerosoBisbino.

Insieme al caffè e piccola pasticceria: pralina con lampone liquido, cioccolato bianco e pepe rosa, cioccolatino con fondente e pistacchio, cioccolato al latte, curry e sale rosa dell’Himalaya.

Un GRANDE GRAZIE a tutti e…a presto!

Cucina

Il Ristorante Badalucci di Lugano – A Taste of Art, nasce dall’idea di rinnovare e ricordare. Lo Chef lavora incessantemente per creare nuovi accostamenti e il suo staff lavora nella cura del dettaglio. I piatti seguono la stagionalità dei prodotti, come ad esempio il pesce, freschissimo, proveniente dal mercato di Milano, che viene trattato con tecniche d’avanguardia, così anche per le carni utilizzate che provengono maggiormente dal mercato svizzero e un occhio di riguardo viene dato anche ai piatti vegetariani e vegani, mai banali.

Servizio ed accoglienza

Da piccoli gesti, come la scaraffatura dell’acqua in brocche di vetro soffiate artigianalmente in Italia o il servizio di piccoli snack di benvenuto, l’obiettivo è coccolarvi.
Le sale sono state progettate nei minimi dettagli per far sì che i propri ospiti si sentano a proprio agio, in un ambiente sobrio e raffinato.

Conclusioni

Al Ristorante Badalucci si possono intraprendere diverse strade tra il business lunch, il catering a domicilio, il menu degustazione o la scelta del menu a la Grande Carte diviso tra 4 principi cardine: “L’Essenza”, che si basa sui crudi, sali e aromi, “I primordi e l’evoluzione” un intreccio tra i principi della cucina e l’evoluzione della tecnica, “La pienezza e l’eleganza” ovvero la massima espressione della ricerca, nonché ricetta ricca di esperienza ed eleganza, “Le coccole” in cui si ritrovano i peccati di gola.

Viaggiatore Gourmet

 

Ristorante Badalucci di Lugano – A Taste of Art

Via Cassarate 3
6900 Lugano Svizzera
Telefono: +41 (0) 91 2251649
E-mail: info@badalucci.com
Sito: www.badalucci.com

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Ristorante Kitchen – Hotel Sheraton Lake Como (CO) – Chef Andrea Casali

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Kitchen Como si auto definisce un bistrot dall’anima gourmet, in cui cuore e passione si percepiscono fortemente sia in cucina che in sala per un’esperienza unica.
Immerso nel verde di un parco privato, il locale propone una vera cucina creativa italiana con materia prima in particolare dal mare, di primissima qualità. L’Executive chef Andrea Casali, dopo 7 anni a fianco del celebrato chef stellato Franco Caffara, propone le sue creazioni attingendo anche da un orto biodinamico realizzato dalla sua stessa brigata, nel parco. L’orto è anche un angolo ideale per sorseggiare un buon bicchiere di vino direttamente dalla cantina, oppure per un aperitivo prima di cena.

La squadra

Staff di cucina

Chef: Andrea Casali
Sous chef: Lorenzo Lattuada
Chef de partie: Fabio Russo
Pastry Chef: Pietro Marco Cherici

Staff di sala

Maitre: Alberto Mascheroni
Chef de rang: Irene Pozzi
Chef de rang: Silvia Premoli

L’ingresso del ristorante Kitchen…

L’orto biodinamicoLe Luci del Kitchen” della cucina in cui sono coltivate erbe aromatiche e verdure di stagione.

Sala e mise en place.

In arrivo gli snack della cucina: lasagna in un boccone, chips di polenta, baccalà mantecato, caramella di Foie Gras e pera, foglia allo zafferano e cipolla di Tropea.

Iniziamo con un calice di Franciacorta “Crisalis” Blanc de Noir 2013Derbusco Cives

Colore ricco caratterizzato dalle classiche pagliuzze dorate, al naso si percepiscono sentori di fiori freschi ed essiccati, ginestra, fieno, pepe, finocchietto, chiudono il malto d’orzo e la nocciola tostata.
Un palato di potenza, ricchezza e lunghezza interessanti, persistenti note tostate e altre delicatamente affumicate.

Tipologia pane: pane integrale a lievitazione naturale e semi, pan brioche all’olio extra vergine frantoio Coppini, cracker alla quinoa, grissini classici e sale Maldon, burro di latte di bufala campano montato.

Gamberi rossi croccanti alla pizzaiola, salsa di alici, origano.

Rapanelli in umeboshi, fragola, yogurt, prezzemolo e sesamo caramellato.

Ovetto 65°, come una carbonara: uovo cotto a bassa temperatura, spuma di pecorino, guanciale croccante.

Spigola marinata agli agrumi, finocchi in umeboshi, arancia.

Assoluto di pomodoro:
  • Pomodorino ricostruito con pappa al pomodoro
  • Acqua di pomodoro datterino macerata 48 ore
  • Sorbetto al pomodoro e basilico
  • Velo di acqua di pomodoro e semi di basilico
  • Insalata di semi di pomodoro, fragole e aceto balsamico
  • Tacos di polenta, concassea di pomodoro giallo, tosatzu.

Rognoncino di vitello, scalogno acidulo, erbe di campo, granita all’acetosella.

Spaghettone “Monograno Felicetti“, barbabietola, erbe selvatiche.

Plin al sugo d’arrosto, cipolla caramellata, bufala campana.

Bottoni al Parmigiano Reggiano, pera nashi, perline di aceto balsamico, foie gras.

Lo chef viene a presentarci il piatto!

Ombrina alla mugnaia, nocciole tostate, spinaci alla brace.

Cavolfiore arrosto, nocciola, capperi e cioccolato.

Ricciola laccata al miele di castagno, variazione di zucchine.

Panna cotta alla mandorla, limone e caffè: panna cotta montata alla mandorla, crema al limone, gel al caffè, gruè pralinato e sorbetto alla mandorla salata.

Sapori d’estate: consistenze di frutto della passione, namelaka al timo, sorbetto mela verde e zenzero, succo di menta.

In accompagnamento Vino Bianco Dolce “Condolcezza” – Famiglia Olivini 

Giallo dorato, caratterizzato da dolci sentori di frutta matura come pesca e ananas, profumi di confettura e vaniglia. Sorprende per l’estrema delicatezza e per la grande persistenza aromatica. Ha una buona struttura a sostegno e il dolce non è stucchevole.

Tiramisù 2.0: mousse al mascarpone, vellutata al caffè, savoiardo classico e cioccolato.

“Non è la solita crostata”: consistenze di frutta, cremoso al lime, sorbetto al lampone e frutta fresca.

Cocco, yuzu, yogurt e mango: mousse e maltodestrina al cocco, gel e velo al mango, namelaka allo yuzu e crema di yogurt.

Caffè Milani “GranCaffè” e piccola pasticceria: cannoncino classico e crema pasticciera, choux con crema alla nocciola IGP, bavarese al lampone, mandorle pralinate.

Un GRANDE GRAZIE e a presto!

Cucina

Cotture rapide, prodotti locali e attenzione alla materia prima caratterizzano la cucina dello chef Andrea, mettendo sempre al primo posto la riconoscibilità e la semplicità di ogni singolo ingrediente. Una cucina squisitamente italiana con un approccio moderno, guidata da una brigata giovane e dinamica, unita dalla passione per la cucina, con un background stellato.

Servizio ed accoglienza

Verrete accolti da un team attento, gentile e appassionato in una location suggestiva con un ambiente conviviale ed un’atmosfera intima, curata nei minimi dettagli per farvi sentire come a casa.

Conclusioni

Immerso nel verde di un parco privato, il Ristorante Kitchen vi delizierà con la sua cucina creativa italiana. Lasciate che la vostra curiosità venga conquistata dalle proposte raffinate dello Chef Andrea in cui creatività e tradizione sono fuse in piatti eleganti e colorati da mangiare prima ancor prima con gli occhi!

 

Viaggiatore Gourmet – Viaggiare, conoscere, esserci!

 

Kitchen
Via per Cernobbio 41A
Como, 22100
Telefono: +39 031516460
E-mail: info@kitchencomo.com
Sito: www.kitchencomo.com

L'articolo Ristorante Kitchen – Hotel Sheraton Lake Como (CO) – Chef Andrea Casali proviene da ViaggiatoreGourmet alias AltissimoCeto!.

Hotel Resort Villa La Bollina, Ristorante Tracce – Serravalle Scrivia (AL) – GM Ivan Famanni, Chef Matteo Torretta

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Una villa in stile Liberty  immersa nel verde dei boschi e circondata dalle colline del Gavi, divenuta Luxury Hotel attraverso 12 camere esclusive e lussuose, conserva il fascino bucolico e chic d’altri tempi, offrendo tutti i moderni comfort per un’accoglienza completa e funzionale. Sotto l’attenta regia di Ivan Famanni e del suo celebrato ed affiatato gruppo di lavoro, trova spazio una certificata offerta F&B che oltre ad un ottimo breakfast garantisce ben due outlet, un bistrot, in chiave di proposte classiche di territorio, e un esclusivo fine dining: il Ristorante Tracce che propone materie prime di altissimo livello proposte in chiave gourmet, raccontate con tecnica sapiente grazie all’esperienze e all’estro creativo dello Chef Executive Matteo Torretta in collaborazione con lo Resident Chef Alessio Di Ciano.

 

La squadra

DIRETTORE – Ivan Famanni

GENERAL MANAGER – Arianna Anselmetti

FRONT OFFICE MANAGER –Morgana Pesarini

FRONT OFFICE –  Giulia Reinke

Staff di cucina

EXECUTIVE CHEF – Matteo Torretta

RESIDENT CHEF – Alessio di Ciano

CHEF DE PARTIE – Giacomo Cesare Bergaglio e Dexer Farinas

COMMIS DI CUCINA – Giorgio

Staff di sala

RESTAURANT MANAGER – Paola Demaria

MAÎTRE – Giordana Davide

CHEF DE RANG – Juan Sebastian Lopez Maurillio

COMMIS – Walid Enyouz

 

L’elegante ingresso…

La reception.

L’incredibile terrazza.

Uno sguardo alla nostra suite

La terrazza

Circondati da ettari di distese verdi…

Il frigo bar in camera.

Potrete trovare in camera la macchina da espresso Lavazza.

L’entrata del ristorante Tracce.

La sala del ristorante.

Un saluto a tutta la squadra!

Iniziamo con Ambrosé Franciacorta Millesimato Rosé DOCGTenuta Ambrosini

Rosa dai riflessi ramati, bouquet intenso, delicato e fragrante, con sentori di piccoli frutti, ribes, fragoline e un gradevole sentore affumicato. Al palato è pieno, con buon corpo e giusta morbidezza.

Chef Matteo viene a darci il benvenuto.

Aperitivo in arrivo!

Iniziamo con il benvenuto dello chef.

MACARON SALATO al limone, con ganache al burro e acciughe, caviale.

OSTRICA con tartufo nero estivo e gel di Vermouth.

TATAKI di gambero e riso allo zafferano.

NIGIRI di salmone, sesamo e limone salato.

GIANDUIOTTO di foie gras al cacao, nocciola tonda gentile.

Degustiamo l’olio extravergine d’oliva BUIO (Cufrol, Frantoi Oleari Umbri) dell’aziendaTerre Francescane nei pressi di Assisi, Umbria.

Olio prodotto solo da uve umbre in totale assenza di luce in tutte le sue lavorazioni, dalla produzione alla vendita, ecco perchè la sua bottiglia è nera.

A seguire l’olio extravergine d’oliva Fasce d’oro del Frantoio Olive Marco di Albenga (SV)

Un’olio prodotto con 100% da olive taggiasche estratte a freddo.

Tipologia pane: pane di grani antichi biologici e lievito madre, preparato da Gianfranco Fagnola nella sua ononima Panetteria a Bra (CN) accompagnato da burro della Normandia, non salato.

Bloody Mary in versione bianca con acqua di pomodoro condita, rivisitazione del classico Cocktail.

Proviamo la birra Venus nrea al riso VenereHordeum.

Ispirata alle birre scure della Repubblica Ceca ma con un tocco di italianità dato dall’aggiunta di riso Venere. Caratterizzata da una spiccata pienezza di aroma ed una gasatura leggera che la rende molto “beverina’.
Dal colore nero, con una schiuma cremosa e persistente, al naso si percepiscono sentori di caffè conferiti dal malto tostato ed il caratteristico aroma del riso Venere.

CHEVICHE DI GAMBERI: spuma di crostacei all’anice stellato.

CAPASANTA SCOTTATA: funghi croccanti e pan brioches al caffè.

Degustiamo un calice di Riesling “Cuvée Frédéric Emile” 2011 – Maison Trimbach

Si presenta con un naso affascinante che mescola chinino e tè nero affumicato con i più comuni lime e pesca bianca. Di consistenza setosa e generosamente succosa, con un profumo floreale, dolci note di pesca e olio di mandorle. Dal finale rinvigorente e sorprendentemente vivace.

RISOTTO: gamberi, crema di mandorle e polvere di cappero.

FETTUCCINA DI GRAGNANO: ristretto di triglia, n’duja e paprika affumicata.

Passiamo ora allo spumante Brut Blanc de BlancsLa Bollina

Giallo paglierino con perlage fine e persistente. Al naso si percepiscono note di frutta, lime, erbe aromatiche e miele con contorni di fiori d’acacia. Di media struttura, morbido e avvolgente, di buona persistenza e freschezza.

A seguire proviamo Carso Kras Teran- Cotar Branko & Vasja Čotar

Goccia rossa, con riflessi violacei. Al naso è delicato e fragrante, si esprime con note dominanti di ciliegie e frutti di bosco. Al palato è fresco, sapido e di grande finezza.

PICCIONE: lollipop di coscia al bacon, petto pochet e uva spina.

TRIGLIA IN CREPINETTE: tartufo estivo e panzanella rivisitata.

OMBRINA ARROSTO: Insalata ghiacciata, salsa di spinaci e citronella.

CIOCCOLATO: cioccolato puro Perù, caramello salato, vaniglia bourbon.

BONET: pesche di Leonforte e amaretto di Mombaruzzo.

PERA AL GAVI: pera cotta nel Gavi DOCG de La Bollina, crema al mascarpone e tonda gentile.

Caffè e piccola pasticceria:

  • Bignè: crema pasticcera al pistacchio e glassa al pistacchio
  • Bacio di dama: come da tradizione Piemontese
  • Tartellette: con confettura alla pesca, crema pasticcera e frutta fresca
  • Macaron: cioccolato bianco, mandorla e limone

Il nostro tavolo della colazione in camera!

Dal salato

…al dolce.

La sala della colazione.

Un GRANDE GRAZIE a tutti e a presto!

 

Cucina

Il Ristorante Gourmet TRACCE si propone come un Viaggio Gastronomico all’interno dell’Alta Cucina, i cui piatti seguono il ritmo delle stagioni, utilizzando solo materie prime di alta qualità. L’estro e l’ingegno dell’Executive Chef Matteo Torretta vengono interpretati dalle abili mani del giovane Resident Chef Alessio Di Ciano in un duo che funziona a meraviglia. La tradizione Piemontese, protagonista di molti piatti, viene rivisitata in chiave contemporanea grazie a lavorazioni e processi di preparazione di nuova concezione che ne esaltano i sapori.
La pasta fresca viene preparata quotidianamente, in maniera artigianale, le carni sono selezionate da produttori locali e vengono utilizzate solo materie che rappresentano e raccontano la vera cucina italiana.

Servizio ed accoglienza

Servizio elegante ed accogliente, sapientemente coordinato dalla Restaurant Manager Paola Demaria che insieme al team cura ogni dettaglio per regalarvi un’esperienza indimenticabile. La location si presta perfettamente per ogni tipo di occasione, lo staff dell’Hotel vanta una notevole esperienza nell’organizzazione di ricevimenti di nozze e si metterà a disposizione per curare ogni elemento.

Conclusioni

Gli ampi spazi, i soffitti alti e le grandi vetrate riportano ad atmosfere di altri tempi ed i tavoli rotondi consentono riservatezza in ogni occasione. Il Ristorante di Villa la Bollina si presenta l’ideale scenario per condividere eventi conviviali, privati ed aziendali. Durante la bella stagione si può assaporare la cucina de La Bollina nelle luminose terrazze interne che affacciano sul grande parco della Villa e l’aperitivo sarà servito nei salottini allestiti in pineta circondati dalle dolci colline del Gavi.

 

Viaggiatore Gourmet – Viaggiare, conoscere, esserci!

 

Villa la Bollina

Via Monterotondo, 60 15069 Serravalle Scrivia (AL)
Telefono: +39 0143 65334 | +39 342 0485289
Sito: www.villalabollina.com
Il ristorante è aperto tutti i giorni:
– a pranzo dalle 12:30 alle 14:30
– per un aperitivo dalle 19:00 alle 21:00
– a cena dalle 19:30 alle 22:00

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Hotel Villa del Mare, Ristorante Alto Rooftop – Cervia (RA) – GM Claudio Amadori, Chef Davide Modesti

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“Arrivare al Villa Del Mare Spa Resort di Cervia e staccare la spina… Il profumo inebriante del mare, l’accoglienza di una famiglia, la sobria eleganza degli ambienti, il massimo comfort.” Così si presenta l’Hotel Villa del Mare, offrendo un’atmosfera di lusso e una calda accoglienza gestita da una conduzione familiare che garantisce il massimo comfort e relax.

Situata a Cervia, presenta una spiaggia privata, due piscine all’ultimo piano, camere con ampi balconi fronte mare, ampio giardino con piante mediterranee e una location al settimo piano che offre drink e eventi nello Skybar, e da questa stagione la novità: ALTO Restaurant con una cucina semplice, d’ispirazione tradizionale e contemporanea.
Lo Chef Davide Modesti vi condurrà in un percorso degustativo di ricette che si ispiriamo al mare, ma anche a tutto ciò che circonda Cervia: la pineta, le saline, le aie delle prime colline dell’appennino, l’olio di famiglia, le piccole produzioni dell’orto.

 

La squadra

Patron: Famiglia Amadori

Staff di cucina
Chef: Davide Modesti
Cous chef: Antonio Buonocore
Pasticcere: Paolo Palmieri

Staff di sala
Maitre: Marco Ronci
Sommelier: Giacomo Gargiulo
Chef de rang: Claudia Szczodrowska

L’ingresso dell’hotel…

La Lobby.

La reception.

Entriamo nella camera Roof Garden Suite e godiamo della vista sul terrazzo privato con tanto di Jacuzzi…

Ampio terrazzo di oltre 100,00 mq.

La camera open-space di VG.

Non manca la jacuzzi idromassaggio.

E’ ora dell’aperitivo, ci spostiamo al settimo piano del Resort nello rooftop ALTO Skybar, Drinkery & Food, con una magnifica piscina con vista a 360°.

Durante il giorno uno spazio privato per rilassarsi e concedersi un break dalla routine quotidiana, la sera si trasforma in una magnifica scenografia che fa da cornice al ristorante, agli aperitivi e ai numerosi eventi ospitati presso il Resort.

L’ingresso di Alto Restaurant.

Una vista speciale sul lungomare

Iniziamo con un Cocktail sullo Skybar sulla doppia station sospesa nel vuoto.

ALTO’S COLADA 14: Alto’s Rum mix, cocco, ananas, Ferrari Trento DOC Maximum.

MI-TO 12: Vermouth rosso riserva, Campari Cask Tales.

Ci spostiamo al tavolo e iniziamo con l’aperitivo firmato Ferrari Trento DOC Maximum.

In abbinamento piccole sfiziosità:

  • Anguria spritz al lime
  • Cozze di Cervia pescate con gele’ di limone
  • Sardonico in Carpione
  • Cecina fritta e Bologna d.o.p

Gin Tonic con Portofino Dry Gin e rosmarino bruciato.

IL CRUDO: Scampo, Gambero Rosa, Triglia, Tonnetto, Sgombro, Seppia, Ricciola.

Assaggiamo l’olio EVO DOP Brisighella.

Tipologia di pane: pagnotta lievitazione spontanea (no madre) grani autoctoni Gentil Rosso.

Triglia marinata con capperi, pomodoro, erbe tostate che si sposa perfettamente con il gin tonic.

La squadra al lavoro!

IL SALE: Rombo Cotto al Coccio.

Cappelletto alla marinara.

IL VAPORE: Canocchie, Mazzancolle, Razza.

In abbinamento Ecce Draco IGP Forlì Bianco 2018 – Mutiliana

Un vino bianco di montagna in produzione limitatissima da uve trebbiano e chardonnay. Caratterizzato da un ampio ventaglio di sfumature, regala al naso eleganti note di mele, agrumi e di fiori di campo. Al palato presenta una bella freschezza, è un vino secco, sapido e morbido. La sua acidità equilibrata ma ben presente permette una buona longevità.

Spaghetto lievito di birra, canocchie, alloro, noce moscata.

IL GRATINATO: Cozza, Vongola, Canocchia, Cannolicchio, Canestrello.

In abbinamento con Champagne Extra Brut Vieilles Vignes ‘Les Roises’ – Ulysse Collin

Il piacere che regala è senza alcun dubbio intenso, come il giallo paglierino che si presenta nel bicchiere, pieno e avvolto in un perlage ricco ed elegante. Al naso si possono percepire frutti dalla polpa bianca, albicocche e pere, con accenni più speziati e una nota di miele. Al palato presenta una personalità spiccata: cremoso e avvolgente.

LA GRIGLIA: Spillo, Anguilla, Lumachino.

Il golosissimo TOAST.

Costine di mora Romagnola, prugne e senape. Un salto di sapori perfettamente mixati tra loro per un equilibrio aromatico molto piacevole.

Il pizzino a lievitazione naturale con porchetta, mozzarella di bufala e pomodorini.

Il pizzino “alla parmigiana” con melanzane gratinate e basilico fresco.

E’ il momento dei dessert!

Iniziamo con una coloratissima macedonia di frutti rossi colti in pineta: cremoso di agrumi, frutti di pineta, sorbetto al rabarbaro, terra di cacao e fava tonka.

Lo Zabaglione. Profumatissimo, davvero delizioso.

La bella di Cesena al Sangiovese.

Zuppa inglese “Casa Amadori” servita da Claudio Amadori il patron in persona.

Un buongiorno “da re” nella sala colazioni...

Potrete trovare una vastissima scelta dolce

…e altrettanto salata.

Caffè della torrefazione Jamaica (produttore locale tostato con miscela dedicata).

Il servizio in camera!

Da godere sul terrazzo vista mare.

Un grande grazie a tutti e…a presto!

 

Cucina

Una cucina di grande impatto che affonda le radici nell’esperienza e nella sostanza culinaria del territorio, sempre pronta ad accogliere sapori e tecniche di altre tradizioni per esaltare ed intrigare il palato del commensale.

L’utilizzo di materie prime pregiate insieme alle più innovative tecniche di cottura, e il focus alle nuove tendenze sono la perfetta commistione per una proposta curata nel dettaglio che gratifica e soddisfa. Molto apprezzata l’attenta formazione dello staff sui contenuti e i rischi legati a celiachia, allergie e intolleranze.

Servizio ed accoglienza

Ambiente sofisticato con un pregiato senso del lusso senza eccessi. Esemplare accoglienza sotto la regia attenta del Patron Claudio Amadori che riesce a presentare l’offerta del Resort in maniera moderna e attuale per concept e design.

Conclusioni

Cena e pernottamento che soddisfano i più esigenti in una villa raffinata e moderna, dal design pulito e dagli spazi ampi e accoglienti.

 

Viaggiatore Gourmet

 

Villa del Mare Spa.Resort
48015 Cervia (RA)
Lungomare G. Deledda, 84
Tel.
0544.971200
Fax
0544.970054
E-mail:
 info@villadelmaresparesort.com
Sito internet:
 www.villadelmaresparesort.com/

 

Alto Restaurant
48015 Cervia (RA)
Lungomare G. Deledda, 84
Tel. 0544.977120
E-mail: alto@villadelmaresparesort.com
Sito internet: www.altorooftop.com/it/
Tutti i giorni dalle 13:00 alle 15:00 e dalle 19:30 alle 24:00

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DanielCanzian Ristorante – Milano – Chef Daniel Canzian

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“La cucina è arte ed esprime la sua massima raffinatezza attraverso la sintesi e la semplicità”, cita il primo di sette punti del manifesto di Daniel Canzian, la cui cucina è piena di bellezza ed equilibrio, equilibrio basato su una legge tanto semplice quanto manifesta e vera.

Il suo obiettivo è quello di far vivere esperienze uniche ai suoi ospiti, avendo ben chiara questa filosofia e perseguendo l’infrangibile regola di non porsi mai limiti. Le ore passate in casa Canzian sono sempre incredibilmente piacevoli, complice la bella atmosfera che si respira in sala, dove l’intesa tra i membri della squadra si trasmette anche a chi è seduto al tavolo, spettatore e al tempo stesso protagonista di quanto avviene attorno a lui, tra tavoli e fornelli.

Daniel lavora per sottrazione, togliere cioè il superfluo, l’orpello, il vezzo che si autocompiace, persino nelle pareti che separano la cucina dalla sala del suo ristorante possiamo ritrovare l’essenzialità. Questa ricchezza rispetta i ritmi stagionali, fatta eccezione per alcuni intoccabili classici, con i quali Daniel omaggia la tradizione ed il suo Maestro Gualtiero Marchesi. Insieme alla bravissima ed appassionata Giusy Chebeir in sala, sanno farci vivere esperienze sempre nuove, dunque rinnoviamo i nostri complimenti a tutti coloro che contribuiscono a rendere questo ristorante una fucina di stimoli ed intriganti idee e a raccontare ogni giorno della bella contemporaneità della cucina italiana.

Archivio storico reportage:

-> Meeting dell’11 Maggio 2016
-> Reportage del 20 Luglio 2017
-> Meeting del 23 Marzo 2018
-> Meeting del 17 Dicembre 2018

La squadra

Lo staff in cucina
Patron/chef: Daniel Canzian
Brigata: Marta Palonmbo, Filippo Gemignani, Giovanni Bombarda
Pasticciere: Diego Borgonovi

Lo staff in sala

Maître: Giusy Chebeir
Sommelier e sala: Eleonora Giroldi e Marika Berlino

L’ingresso del ristorante.

The chef’s table: il bancone a vista sulla cucina

Modellino della sala vista dall’alto.

Alcuni dettagli

Mise en place.

L’aperitivo di benvenuto: Franciacorta Riserva JRE n°4 2008 – Berlucchi

Giallo paglierino con riflessi ramati. Al naso si esprime in un bouquet elegante, intenso e fragrante, con sentori di fiori d’arancio e profumo di frutta gialla. Al palato è intenso ed elegante, la sapidità e la mineralità del Pinot Nero si amalgamano e si completano con la rotondità e la polposità dello Chardonnay. Nel finale risalta la cremosità della carbonica.

Lo Chef ci serve il suo pane al burro e farina di mais.

In arrivo gli entrè!

Altre tipologie di pane: integrale e focaccia. Tutti i lievitati sono prodotti dal ristorante.

Iniziamo con un meraviglioso carpaccio di capesante crude e zuccchine alla puttanesca.

I coloratissimi grissini di baccalà mantecato.

L’uovo d’artista.

Il Pan Bagnà.

Insalata di spaghetti integrali estivi, scampi reali e sedano.

Un assaggio di vongole sautè.

Degustiamo un calice di Lugana DOC 2017Sguardi di Terra

Il colore è giallo paglierino intenso con sfumature verdoline. All’olfatto si presenta con note floreali e fruttate intense che ricordano la pesca bianca, la mela golden e la pera. Al palato ha un ottimo equilibrio tra sapidità, freschezza e le caratteristiche di morbidezza.

In abbinamento a gnocchi dorati e ripieni di baccalà mantecato, salsa siracusana e fagiolini.

Brodetto vivace di frutti di mare dell’Adriatico.

A seguire un calice di Cesanese IGP Lazio – Imperatori 

Di colore rosso rubino, tendente al granato con l’invecchiamento. Al naso risulta piacevolmente intenso, ampio, con note floreali e fruttate, caratteristiche di questo vitigno. Al palato armonico, elegante dotato di buona struttura.

In perfetto abbinamento con goulash di polpo.

Caprese di branzino mediterraneo “O Sole Mio” e profumi della costiera.

Passiamo ai dessert con una piccola riproduzione dolce del Colosseo 2020.

Perle rosse: la crostatina dell’estate.

Per terminare al meglio abbiniamo un calice di: Terre Siciliane Bianco IGT “Quojane di Serramarrocco” 2018 – Barone di Serramarrocco

Giallo dorato al calice, dotato di una miriade di sentori, che ricordano i fiori di tiglio, la frutta matura a polpa gialla, le mandorle e il miele. Al palato risulta equilibrato tra i gusti aromatici e le componenti sapide, di buona persistenza e corpo.

Caffè Illy 100% Arabica.

Un GRANDE GRAZIE a tutti!

 

Cucina

Canzian si porta dietro un impero di conoscenza, allievo di Marchesi, definisce la sua cucina italiana contemporanea, di grande tecnica e ingegno, che riprende le ricette tipiche del nostro Paese, ma senza mai escludere totalmente curiosità, possibili influenze e spunti dal resto del mondo, in particolare all’Asia e all’Estremo Oriente. Affascinante seguire il suo operato dai fornelli all’impiattamento, diretto al nostro tavolo come un’opera d’arte da poter gustare.

Servizio e accoglienza

A discapito di quanto si possa credere, la giovane età della squadra non implica l’assenza di esperienza e professionalità, la grande voglia di imparare è vibrante e chiaramente trasmessa ai commensali, che possono sentirsi partecipi della creazione in ogni momento grazie all’assenza di pareti tra sala e cucina. Un’operosità incessante e minuziosa, che trascina e permette di percepire tutta l’intenzione di Canzian.

Conclusioni

Se siete alla ricerca di un’esperienza che vi lasci il segno, la cui accoglienza e servizio possano essere parte integrante, vi consigliamo di programmare una tappa al ristorante Daniel. Il padrone di casa non manca mai di un sorriso, l’atmosfera è rilassata e la cucina vi saprà coccolare al meglio. I risultati di duro lavoro, passione e dedizione sono chiari e limpidi. Non vediamo già l’ora di tornare!

Viaggiatore Gourmet

Ristorante Daniel
Via San Marco angolo Castelfidardo – 20121 Milano
Tel. (+39) 02 63793837
Chiuso la domenica e sabato a pranzo
E-mail: ristorante@ristorantedanielmilano.com
Sito internet: www.ristorantedanielmilano.com

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Ristorante Romano – Viareggio (LU) – Chef Nicola Gronchi, Patron Roberto e Romano Franceschini

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Nonostante la giovane età, lo chef Nicola Gronchi vanta un fior di curriculum, uno stile solido e una firma chiara e riconoscibile, costruendo in poco tempo una squadra di fedeli collaboratori che lo seguono e supportano. Il suo modo di interpretare la materia prima di assoluta qualità, che già da tempo è protagonista delle preparazioni del ristorante da Romano, richiama uno stile che proietta il gusto al primo posto in maniera efficace, decisa, bilanciata ed equilibrata.
Da non molto ha preso le redini della cucina dello storico stellato da Romano, al quale da tempo siamo legati grazie alla stima e al rispetto che proviamo nei confronti di Romano e Roberto Franceschini e della loro insegna di storica eccellenza. Siamo tornati per il perfetto incontro di arte e maestria, abbiamo percepito un Nicola cresciuto, raffinato ma riconoscibile nei suoi signature così come in alcune nuove creazioni o reinterpretazioni di classici del ristorante. Roberto ha come sempre accompagnato il percorso di assaggi con eccellenti etichette e il suo immancabile e contagioso sorriso.

 

Archivio storico reportage:

-> Reportage del 15 Luglio 2013
-> Meeting del 29 Novembre 2018

La squadra

Patron: Romano Franceschini e famiglia

Lo staff di cucina

Chef: Nicola Gronchi
Sous chef: Carmine Petrosino
Commis de partie: Gianluigi Catelani, Federico Fanucchi, Matteo Gargini
Pastry chef: Anna Ciari

Lo staff di sala

Accoglienza e sommelier: Roberto Franceschini
Maître: Luigi Bruno

 

Apriamo le danze con un calice di benvenuto di Champagne Selection Brut – A. Bergère

Abbinato ad un’intrigante sgombro marinato tra saor e carpione, gamberetto croccate di Fascina, cipollotto affumicato, uvetta e pinoli.

A seguire una coloratissima panzanella di orata con Gazpacho di pomodoro marinato, orata cruda, verdure in osmosi e spuma di acqua di pomodoro.

Cuore di ricciola marinata con melone e miso. La delicatezza della ricciola cruda marinata esprire tutto il suo potenziale grazie alla sapidità del miso unita alla dolcezza del melone fresco.

Ostrica Girardeau con centrifugato di cetriolo, aria di ostrica e maionese di ostriche.

Scorfano pescato a Viareggio con insalata di taccole, acetosa, mizuna, salsa di scorfano al curry e maruzzelle.

Trippette di baccalà, brodo di funghi cardoncelli, crauti fermentati e zenzero. Un piatto che parla da sè: una portata piaciona come la trippa di baccalà servita con la vincente accoppiata di brodo di funghi cardoncelli, che richiamano i profumi della terra. Una festa per le papille gustative grazie anche al tocco di crauti fermentati e zenzero pungente.

Il crostino alle arselle: salsa chilly, arselle saltate, aglio nero e crumble di pane. Una specialità tradizionale del litorale versiliese dalla preparazione di una semplicità disarmante, capace di conquistare chiunque.

Un tripudio di profumi di mare: calamaretto spillo ripieno di crostacei e verdure.

Zuppa di pesci cotti e crudi con rivisitazione di caciucco e polvere di salvia.

Risotto Riserva San Massimo affumicato con sedano rapa al bbq, sgombro, rapa bianca, scorfano e ricci di mare.

La spinta dell’affumicatura garantisce persistenza e da al piatto un notevole spessore. Una danza di sapori: alti e bassi di amari e acidi, la nota iodata dei cubetti di sgombro e l’incredibile dolcezza dei ricci di mare.

Degustiamo un calice di Mâcon Verzé 2016Domaine Leflaive

Giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso si possono apprezzare fiori d’arancio e intensi agrumi. Un vino molto ricco e intenso, acido e sapido, con un ottimo equilibrio e buona persistenza.

In abbinamento seppioline di fondale “scarpetta” croccanti, il loro nero e tarassaco.

Arriva in sala lo chef per presentarci il prossimo piatto…

Spaghettino AOP, scampi, bottarga di Cabras e olive. Delicatissimi scampi battuti valorizzati dal riff sapido e amarognolo della bottarga della polvere di olive.

Crema Maremmana, salsa di ricotta e spinaci che riprende i ravioli maremmani, emulsione di yogurt speziato, uovo marinato al pepe, uovo strapazzato e tuorlo fritto. Un appagamento dei sensi.

Proseguiamo con uno spaghettino del Pastificio dei Campi, ricci di mare e lime.

Proseguiamo ora con Chassagne-Montrachet 1er Cru Tête du Clos 2015 – Vincent Dancer 

Giallo brillante dorato con intense note di uva spina, melone e pesca. Al palato si esprime con un sorso di grande corpo, concentrato e con ottima acidità.

In perfetto abbinamento con l’aragosta alla catalana, con cipolla all’aceto di lampone, carota, ravanello e vinaigrette alla senape.

Trancio di rombo chiodato cotto alla griglia, zucchine fiorite e cremoso ai pinoli, zucchine all’aglio nero e salsa di zucchine alla colatura di alici. Il rombo chiodato si presenta nature, appena scottato valorizzato da intense note tostate di un cremoso ai pinoli.

Morone all’acqua pazza con emulsione di pomodoro giallo e aceto balsamico, fondo di morone e tagliata di pomodori crudi.

Lingua di vitello, marinata nello zucchero e scottata con bagnetto verde, emulsione di fondo di lingua all’anice stellato, peperoni e insalata di finocchietto, nasturzio e mizuna, note balsamiche che conferiscono ferschezza al piatto.

In abbinamento un calice di Brunello di Montalcino DOCG 2013 – Mastro Janni

Vino di solenne eleganza, di un brillante rosso rubino con bagliori porpora. Naso intrigante con fragranze di prugna, ciligiegia, piccoli frutti di bosco e sfumature speziate. Al palato regala una trama ricca e spessa, sostenuta da un’interessante acidità e da tannini eleganti e fitti.

Ed eccoci ai dessert!

Apre le danze il Dessert Viareggio 2020: Cremoso al fior di latte, pan di spagna, zabaione soffiato al rum e cialda al cioccolato.

Yogurt in 4 consistenze: gelato, zuppetta, mousse, meringa e mirtilli freschi.

Bavarese alla pesca e cioccolato bianco, gelatina di pesca, gelato alla mandorla e infuso alla pesca tabacchiera.

Crostata al contrario con crema pasticcera al limone, cremoso ai pistacchi, pistacchi sabbiati e frutti rossi.

Per terminare caffè e coccole.

Come tipologia di caffè servito abbiamo assaggiato l’Indian Mysore Plantation A (torrefazione Giamaica/Gianni Frasi), un arabica coltivato, raccolto e selezionato a mano, a 1200 metri di altitudine, nel sud della Penisola Indiana, nella regione di Karnataka (ex Mysore). Il suo chicco esprime per aspetto, profumi ed aroma la quintessenza della zona da cui proviene. Il profumo dolce è intenso, con forti sentori di menta ed erbe aromatiche fresche. Il gusto, appena acidulo, è ancora più dolce, corposo, persistente.

Come piccola pasticceria:
Bignè crema diplomatica
Macaron mandorle e limone
Tartufino al cioccolato e rum
Gelatina al passion fruit
Sfera liquida di cioccolato bianco e fragole

Un grande “cheeeeese” da tutto lo staff!

Prima di salutarci concludiamo con un bicchierino di Amaro San Simone.

E un assaggio del Liqueur “V.E.P. Verte” – Chartreuse.

Un graditissimo regalo: un pacco di grissini firmato Pasticceria Carli.

Davvero un grande grazie a tutti! A presto!

Cucina 

Non c’è dubbio, dopo tanti anni che lo frequentiamo continuiamo ad affermare che il Ristorante Romano, lo storico indirizzo dell’alta ristorazione viareggina, da oltre 50 anni è il simbolo della cucina di mare italiana. Grazie alla mano del giovane Chef Nicola Gronchi si continua a perseguire uno stile sobrio, custode dei sapori e profumi francesi, con i migliori piatti della tradizione rivisitati con attenzione in alcune tecniche di cottura o nella presentazione.

Servizio ed Accoglienza

L’esperienza pluridecennale di un patron d’eccezione e il mestiere internazionale del figlio Roberto, insieme a uno staff giovane e preparato, tengono la sala ad altissimi livelli. Se a questo si aggiunge una cantina curata di grandi etichette che si sposano con altre meno conosciute, caratterizzate da una profondità e verticalità unica, si ottiene un prodotto di altissimo livello. 

Conclusioni

Romano è dunque un ristorante storico ma ancora vivissimo, un locale importante che ha fatto del pesce freschissimo e della tradizione due dogmi sui quali costruire un percorso di ristorazione sempre in salita, reso armonico dalla passione sconfinata di Romano e Franca, coppia inscindibile sia nella vita che nel lavoro.

 

Viaggiatore Gourmet – Viaggiare, conoscere, esserci!

 

Ristorante Romano
55049 Viareggio (LU)
Via Giuseppe Mazzini, 122
Tel.
058431382
Fax
0584426448
Chiuso lunedì
E-mail:
 info@romanoristorante.it
Sito internet: 
www.romanoristorante.it

L'articolo Ristorante Romano – Viareggio (LU) – Chef Nicola Gronchi, Patron Roberto e Romano Franceschini proviene da ViaggiatoreGourmet alias AltissimoCeto!.

Risorante San Genesio – Castagneto Po (TO) – Patron Simone Capello, chef Gianni Spegis

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E’ proprio vero che viaggiare arricchisce personalmente e professionalmente. Il ristorante San Genesio è il risultato del bagaglio culturale e di vita del suo Patron Simone Capello, un vero viaggiatore tra Parigi, Londra, Spagna, Cina, New York. Tutte esperienze che nel tempo lo hanno arricchito facendogli apprezzare ancora di più casa, riportandolo ogni volta al punto di partenza ma con occhi diversi. San Genesio è il luogo dove Simone rivede gli gnocchi alla romana fatti dalla nonna, l’ippocastano centenario del cortile custode del locale sin dalla sua nascita. Un luogo fatto di ricordi ma in continua ed instancabile evoluzione. Oggi Simone è affiancato dallo chef Gianni Spegis, che scherzosamente ama definirsi “dal basso profilo ma dalle altissime prestazioni”. Simone e Gianni accolgono i clienti con garbo e mestiere nell’impegno assoluto, e a nostro avviso ben riuscito, che stiano bene. È questo che fa la differenza, il resto lascia il tempo che trova.

Archivio storico reportage:

-> Reportage del 4 Dicembre 2017
-> Meeting del 5 Gennaio 2018

La squadra

Lo staff di cucina

Chef: Gianni Spegis
Sous chef: Eugenio Mondino
Commis: Lorenzo cosentino
Lavapiatti: Silvio Columban

Lo staff di sala

Patron/Maître: Simone Capello
Chef de rang: Patrick Fasolato

All’ingresso del ristorante, ad accoglierci come sempre, il patron Simone Capello.

La splendida vista di cui gode il Ristorante…

Luminosissima sala e mise en place per la banchettistica.

Uno scatto con il patron Simone Capello e lo chef Gianni Spegis.

L’aperitivo con Franciacorta Rosé DOCG – Mosnel

Un rosé fragrante caratterizzato dalla freschezza dello Chardonnay, la ricchezza fruttata del Pinot Nero e la soave rotondità del Pinot Bianco. Colore rosa cipria dalle sfumature dorate, al naso rivela note di ribes e ciliegie, albicocche e fragoline, con una delicata sfumatura di mandorla. Il sorso è vivace grazie alla freschezza del melograno e della mela rossa, con una sottile e vitale sapidità.

Abbinato all’amouse bouche: crocchetta di Parmigiana di Melanzane, cruditè di rapanelli del nostro orto, alchechengi al pomodoro e basilico.

Altri appetizer in arrivoooo!

Tacos di pelle di pollo croccante con Robiola di capra “Cascina Badin”.

Salmerino in carpione su cialda di sesamo nero.

Acciughe al verde “della Piera”.

Approfittiamo del bel tempo per fare una visita all’orto privato della cucina.

Lo chef ci mostra le zucche e altre prelibatezze…

Qualche erba aromatica per la cucina…

Grissini all’olio extra vergine d’oliva, stirati a mano con “Farina dj Bric” (selezione di grano monocultivar della Collina Torinese).

Michetta con lievito madre e sfilatino con lievito madre ai cinque cereali.

Pan brioche, Focaccia con Ciliegino giallo e sale Maldon, Pane bianco con farina Buratto tipo 1 macinata a pietra del Mulino Stroppiana.

In abbinamento burro d’alpeggio affumicato in casa con legno di ulivo e Olio extra vergine “ Masseria Cusmai” – Coratina, Oliarola, Peranzana- Andria (BT).

Iniziamo con un calice di Langhe Chardonnay 2017 – Bastia

Vino giallo dorato, di potenza e struttura, eleganza e finezza. Naso ricco ed intenso con note di vaniglia, banana, nocciola e note tostate. Vanta un sorso pieno, morbido ed avvolgente con un meraviglioso finale mandorlato.

Abbinato al fassone: come una Albese, marinata alle spezie, salsa al tuorlo d’uovo e pomodoro verde.

E alla Giardiniera del nostro orto, Robiola di capra“Cascina Badin” e biscotto al sesamo. Fresca, leggermente acidula, l’ideale per iniziare con vigore.

A seguire anguilla alla brace e a bassa temperatura, mostarda di Cremona e radicchio.

Il gambero in pasta kataifi, maionese alla paprika e edamame.

Il Foie Gras in scaloppa, salsa al VermouthTenuta Tamburnin”, fichi caramellati e pan brioche.

Proseguiamo con le lumache al verde, sfoglia e gazpacho di pomodoro e fragole.

Per la prossima portata arriva lo chef in sala: consommè di verdure di stagione, con gnocchi alla romana e estratto di zenzero.

In perfetto abbinamento con un calice di Vino Bianco “Amphora” 2017 – Castello di Lispida

Giallo dorato intenso, tendente all’ambrato. Al naso si percepiscono sentori complessi di frutta gialla, interessante speziatura e un tocco vinoso. Il sorso è maestoso e potente, di grande sapidità e freschezza. Chiude con grande profondità.

Il risotto Carnaroli “Tenuta San Raffaele” con burrata e ricci di mare.

Gli incredibili agnolotti Tradizionali quadrati ai tre arrosti. Il piatto è arrivato ancora prima al naso dalla cucina con un profumo invidiabile.

Insieme a I ravioli “Stile Won Ton” ripieni di pancetta di maiale e gamberi, riduzione di crostacei e crescione.

Le pappardelle di farina di castagne con civet di lepre.

I ravioli ripeni di Pom Matan, salsa di coda alla vaccinara.

Degustiamo Vigneti delle Dolomiti Rosso IGT “Morei” 2017 – Elisabetta Foradori

Rosso rubino scuro, con dolci note di frutta rossa, sentori più speziati e altri di impronta minerale. Un vino caratterizzato da una vena sapida, di buon corpo e armonioso, con un sorso rinfrescante. Termina con un finale lungo, caratterizzato da un retrogusto fruttato.

Le verdure cotte alla brace, in Pithivier e fonduta di Maccagno.

L’uovo Croccante, fiore di zucca, spaghetto e crema di zucchine.

Diaframma di manzo sulla brace in cottura!

Una sbirciatina in cucina!

Il coniglio Grigio di Carmagnola in porchetta, le suefrattaglie, finocchietto e misticanza.

Il pescato scottato in padella, zucchine trombetta e bisque di crostacei.

L’anatra: petto arrosto, coscia caramellata alle erbe provenzali e kimchi.

Diaframma come una tagliata, salsa Poivrade, patate Ratte e scorzonera.

Passiamo ai gusti più dolci con un piacevole Passito Canthus 2016 – Colterenzio

Colore giallo dorato, è un vino di alta concentrazione e intensità. Al naso emergono note che ricordano frutti esotici come il mango e ananas, espliciti anche i richiami di frutta secca e note di caramello. Al palato si percepiscono diverse esaltanti sensazioni: freschezza, vivacità, eleganza e pienezza.

E’ il momento dunque della batteria di dessert!

Iniziamo con la classica tatin, crema inglese e vaniglia bourbon.

A seguire l’uva fragola in clafoutis tiepido, aromatizzato all’anice stellato, in sorbetto.

I nocciolini di Franco, con mousse allo Zabajone e nocciola.

La mandorla: in Biancomangiare con il suo biscotto, macedonia di frutta e verdura.

Bonet glassato al caramello, crumble di cacao amaro.

Il mascarpone: Cremoso alla vaniglia Bourbon, pasta di meliga e croccante al cacao amaro.

Per concludere al meglio caffè “Torrefazione Perrero” di San Carlo Canavese (TO) e coccole finali:

  • Torta nera di Castagneto Po
  • Brutti ma Buoni
  • Meringa al lampone e panna
  • Bignè al cioccolato fondente

Un immenso GRAZIE! A presto!

Cucina

Al San Genesio troverete una cucina buona, rispettosa della tradizione e del territorio. Dietro alla semplicità con cui vengono presentati i piatti c’è un’attenta e puntuale ricerca, ogni portata rispecchia una riflessione, una storia, un suo perché, proprio come i gusti che presentano: chiari e riconoscibili. Lo Chef Gianni Spegis non lascia nulla al caso, ogni suo piatto deve regalare un momento conviviale che faccia star bene la gente. Noi ci siamo sentiti ispirati e appagati, Gianni è riuscito a strapparci più che un sorriso trasportandoci con la sua passione.

Servizio ed Accoglienza

Anche se la carta dei vini può sembrare insidiosa, c’è l’incredibile narrazione e guida di Simone Capello che saprà indicarvi la soluzione migliore per voi. Attenzione, cura, garbo e cortesia fanno da padrone al San Genesio, un vero fuoriclasse di servizio e accoglienza.

Conclusioni

Nel piccolo borgo piemontese di Castagneto Po, risplende sulla cima di un’altura il ristorante San Genesio dal 1930. Un’insegna storica dunque, ma che non cede alle intemperie, non batte la fiacca, e non delude mai. Sono anni che torniamo sicuri di trovare una splendida situazione ristorativa che riesce a sorprenderci ancora, ancora e ancora!

Viaggiatore Gourmet

Ristorante San Genesio
10090 Castagneto Po’ (TO)
Via Viano, 1
Tel.
(+39) 011 912481
Lunedì – Sabato
: 19.30 – 22.30
Domenica
: 12.30 – 14.30, 19.30 – 22.30
Chiuso Martedì
E-mail:
 info@ristorantesangenesio.com
Sito internet: 
www.ristorantesangenesio.com

L'articolo Risorante San Genesio – Castagneto Po (TO) – Patron Simone Capello, chef Gianni Spegis proviene da ViaggiatoreGourmet alias AltissimoCeto!.

959mo Meeting VG @ Ristorante ‘A Spurcaciuna – Savona (SV) – Patron Claudio Tiranini, Chef Simone Perata

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Da oltre una decade il ristorante A Spurcacciun-A è una tappa storica del nostro Roadshow itinerante. Torniamo sempre volentieri dal patron Claudio Tiranini, capace di conquistare i clienti sin dal primo incontro grazie alla sua simpatia contagiosa, che ne ha fatto di lui un clamoroso padrone di casa, affiancato dalla sorella Pervinca che tiene sempre in bolla i numeri che sono altrettanto importanti negli equilibri di ogni impresa di successo. La nostra tavolata degli Amici Gourmet, ha passato una giornata di grande convivialità grazie ad un pranzo dedicato all’eccellente selezione del miglior pescato del Mar Ligure, e una cucina guidata dallo chef Simonne Perata che spazia e si esprime anche attraverso la tecnica e tanti contrappunti giocosi, ma sempre rispettando e valorizzando il legame con il territorio.

 

Archivio storico reportage:

-> Meeting del 22 luglio 2007
-> Meeting del 13 luglio 2009
-> Meeting del 1° agosto 2011
-> Meeting del 30 luglio 2012
-> Meeting del 29 luglio 2013
-> Reportage del 4 agosto 2014
-> Reportage del 1 agosto 2016
-> Meeting del 31 luglio 2017
-> Meeting del 6 Agosto 2018

La squadra

Patron: Claudio e Pervinca Tiranini

Lo staff di cucina

Chef: Simone Perata
Sous chef: Gianluigi Erme

Lo staff di sala

Maître: Giuseppe D’Angelo 
Secondo maître: Mattia Valentino
Sommelier: Michelangelo Raffa 

 

Il tavolo degli amici VG.

Menu personalizzato per il 959mo Meeting VG.

Lo Chef Simone Perata viene a darci il benvenuto.

Iniziamo con un calice di Franciacorta Satèn DOCG “Vintage Collection” 2014 MagnumCa’ Del Bosco

Delicato giallo dorato con un perlage fine e sottile. Al naso note fruttate delicate e gradevoli e leggeri ricordi di confetti e pasticceria. Al palato il sorso è sapido e fresco, sul finale evidenzia un gusto leggermente agrumato.

L’amuse-bouche sono due sfere liquide di negroni e caipirinha di melone.

Mini cannolo siciliano ripieno di “brandacujun” ( baccalà mantecato alla ligure).

Tartelletta al parmigiano, foie gras, rabarbaro marinato al Porto.

Conetto al peperone, ricciola affumicata, chantilly al wasabi.

Cremoso ai capperi, anguilla e limone.

Un brindisi di buon proseguimento insieme allo chef!

Cocotte di riccio, riccio crudo.

Proseguiamo con Franciacorta Extra Brut DOCG “EBB” 2011 – Mosnel

Giallo paglierino con sfumature verdognole, dal perlage persistente e finissimo. Al naso esprime delicate note di pesca bianca, fiori, lieviti e pasticceria. Il palato si rivela elegante, sapido e persistente, di eccezionale persistenza.

In degustazione l’olio EVO Embrace.

Tipologia di pane e burri: sfogliato alle olive taggiasche, pagnotta al lievito madre, focaccina all’olio extra vergine ligure taggiasco. In accompagnamneto, burro salato e al pomodoro e origano.

Da abbinare anche al Crudo.

A seguire millefoglie di foie gras, tonno rosso, alga nori, daikon marinato, sumiso.

Il gambero rosso e rosa del nostro golfo, gazpacho di fragole e pesto di pinoli.

In accompagnamento Franciacorta Pas Dosé Rosé DOCG “Parosé” 2011 – Mosnel

Colore tenue simile alla buccia di cipolla, con un perlage fine e persistente. Al naso esplode con note di piccoli frutti rossi, di fiori secchi e di piccola pasticceria. Al palato è secco, sapido e asciutto, ricco e avvolgente, di incredibile persistenza.

Il mio Cappon Magro.

Perchè l’occhio deve poter godere quanto il palato!

Tartare di seppia, tuorlo morbido, zucchine trombetta.

Spaghettoni “Benedetto Cavalieri“, murici e polvere di focaccia.

In arrivo Bolgheri Sassicaia DOC “Sassicaia” 2007 – Tenuta San Guido

Color rosso rubino intenso, con intensi sentori di frutti rossi maturi, come i frutti di bosco, ma anche erbe aromatiche e mandorle tostate. Al palato il sorso è ricco e compatto, presenta un corpo sostenuto con una buona componente acida. Il finale è profondo e piacevolmente persistente.

In arrivo i plin dello chef nella Pentola d’Oro Agnelli.

Impiattamento in sala!

Plin di coniglio alla Ligure, un’altra goduria per gli occhi e per il palato!

Tonno scottato, salsa al Rossese, chinotto di Savona e porcini.

Passiamo ai dessert!

Lampone fermentato, finocchio, burro nocciola.

Mandorla, pesca e mango.

In abbinamento a Moscato d’Asti “Vite Vecchia” 2014Ca’d’Gal

Colore giallo paglierino, con intense note di zafferano, arancia, fiori, pesca gialla. Palato intenso ed elegante, con una piacevolezza e persistenza incredibili.

Cremoso all’olio EVO, zucchine trombetta e gelato al limone.

Il sommelier dell’olio degusta e ci insegna qualche curiosità…

Per concludere a meraviglia caffè Illy e coccole finali.

Tra la piccola pasticceria troviamo gli immancabili baci di dama, macaron, tartellette al cioccolato, tartufini e gelatine di frutta.

Un immenso grazie e…alla prossima!

Cucina

Un’evoluzione costante e mai stanca quella di A Spurcacciun-A. Riesce a sorprenderci e coccolarci anno dopo anno grazie all’inesauribile carica del patron e alla cura nella scelta della materia prima, soprattutto del spettacolare pescato, ma anche dei dettagli vegetali, basti pensare al signature dish Cappon magro, che riesce perfettamente a riprendere la cucina ligure presentandola con un volto più fresco e giovane.

Servizio e accoglienza

La simpatia di Claudio, capace di intrattenere chiunque, l’accoglienza e le attenzioni di uno staff che vanta una grande classe nello stile e nel servizio rendono l’esperienza semplice e perfetta.

Conclusioni

Mai abbassare lo sguardo, da Tiranini non è mai detta l’ultima. Ogni ritorno si rivela meglio dell’esperienza precedente. Belle sorprese sono sempre all’agguato in casa A Spurcacciun-A.

 

Viaggiatore Gourmet

Ristorante A Spurcacciun-A del Mare Hotel
17100 Savona
Via Nizza, 41
Tel.
(+39) 019 862263
Chiuso domenica sera e lunedì
E-mail: 
info@marehotel.it
Sito internet: 
www.aspurcacciun-a.it

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Ecco le nuove stelle della Guida Michelin Italia 2021 ! Mercoledì 25 Novembre [VG Broadcasting LIVE] STREAMING dalle ore 11:30 #GuidaMichelin #MichelinStar21

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Ci siamo! L’uscita della nuova guida Michelin 2021 segna il rinnovarsi di un intero anno gastronomico, riparte la programmazione dei nostri viaggi e meeting con i nostri associati titolari VG Card alla caccia delle novità e nuove stelle per tutto il 2021 attraverso le tappe ufficiali del nostro esclusivo Roadshow of excellence!

Le abituali previsioni della vigilia… fornite dal vostro “Nostradamus” VG, come ogni anno va premesso che queste previsioni rappresentano il nostro augurio e il nostro parere dopo un 2020 nei limiti del possibile, passato quotidianamente per ristoranti pranzo e cena…

Nuovi TRE STELLE:

Antica Corona Reale – Chef Gian Piero Vivalda
Seta del Mandarin Oriental Milano – Chef Antonio Guida
Agli Amici – Chef Emanuele Scarello
Villa Crespi – Chef Antonino Cannavacciuolo
La Peca – Chef Nicola Portinari
Don Alfonso – Chef Ernesto Iaccarino
La Madonnina del Pescatore – Chef Moreno Cedroni

Nuovi DUE STELLE:

Del Cambio – Chef Matteo Baronetto
Combal.Zero – Chef Davide Scabin
Berton – Chef Andrea Berton
Cracco – Chef Carlo Cracco
Lido 84 – Chef Riccardo Camanini
Mistral del Grand Hotel Villa Serbelloni – Chef Ettore Bocchia
Inkiostro – Chef Terry Giacomello
Il Palagio del Four Seasons Hotel Firenze – Chef Vito Mollica
Metamorfosi – Chef Roy Caceres
Krèsios – Chef Giuseppe Iannotti
Ristorante Sabatelli – Chef Angelo Sabatelli
All’Enoteca di Canale – Chef Davide Palluda

Nuove STELLE:

Ristorante Vecchio Ristoro – Aosta – Chef Filippo Oggioni

RC Resort – Chef Roberto Conti

Ristorante Al Malò – Chef Mauro Zacchetti

Ristorante BOLLE – Chef Marco Stagi

Ristorante OPERA – Chef Stefano Sforza

Ristorante Dina – Chef Alberto Gipponi

Ristorante 28 Posti – Chef Marco Ambrosino
Marcelin – Chef Andrea Ferrucci
Nove – Chef Giorgio Servetto
Wicky’s – Chef Wicky Pryian
Morelli @ Hotel VIU Milano – Chef Giancarlo Morelli
Ristorante Daniel – Chef Daniel Canzian
Ristorante [bu:r] – Chef Eugenio Boer
Gaudio – Chef Diego Papa
Il Marin – Chef Marco Visciola
A Spurcacciun-a – Chef Simone Perata
Radici – Chef Andrea Valentinetti
Grano di Pepe – Chef Rino Duca
L’Arcade – Chef Nikita Sergeev
Crocifisso – Chef Marco Baglieri
Zash – Chef Giuseppe Raciti

 

VG e Michael Ellis, ex direttore internazionale Guide Michelin

Super evviva!

E per le nostre PERSONALI PREVISIONI della vigilia è davvero tutto…

Se vuoi diventare un Viaggiatore gourmet come noi entrando nel nostro club… 

https://shop.altissimoceto.it/categorie/card-viaggiatore-gourmet/

Scopri il nostro calendario di eventi esclusivi, tra cui molti dei ristoranti protagonisti della nuova guida Michelin 2021

https://www.altissimoceto.it/meeting-eventi/

Vi aspettiamo mercoledì dalle 11:30 sempre su questa pagina per la presentazione UFFICIALE.

Stay ULTRATuned! [VG Broadcasting LIVE in full effect]…

Viaggiatore Gourmet

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Breaking News: École Ducasse Paris Campus NOW OPEN!

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Come ambasciatori per l’Italia di École Ducasse, è per noi un piacere ed un onore segnalarvi l’apertura avvenuta in questo mese di novembre 2020 del Paris Campus. Uno spazio moderno che vuole affermarsi come centro indiscusso nella formazione di alto livello. Gli spazi interni, ispirati ai quattro elementi naturali, si snodano intorno a un grande spazio centrale pensato per agevolare le interazioni e il coworking: un punto di riferimento per incontrarsi, scambiare know-how e nuove idee. Il progetto comprende anche un knowledge center, una sala di analisi sensoriali e atelier dedicati alle arti culinarie e pasticcere.

Sono disponibili corsi e master sia per appassionati che per professionisti!

Sopra il video introduttivo del nostro maestro che ci racconta di questa meravigliosa novità.

FILOSOFIA D’ECCELLENZA NELL’ARTE CULINARIA E DI PASTICCERIA

Per Maggiori Informazioni:

T:  +39 348 87 05 600  – DANIELA AMADEI  – Referente unica per L’Italia:   daniela.amadei@ec.sommet-education.com

Network:

Facebook: https://www.facebook.com/EcoleDucasse/

Instagram: https://www.instagram.com/ecole_ducasse/

Linkedin: https://www.linkedin.com/company/ecole-ducasse/

Prosegue il nostro viaggio con École Ducasse. Stay tuned!

 

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